L’effetto Megaupload continua a farsi sentire, portando in poco tempo all’ennesima chiusura di sito potenzialmente a rischio per via di attività non del tutto legali. A chiudere le attività è stato stavolta Btjunkie, uno dei portali torrent più famosi al mondo che si aggiunge così ai tanti siti di streaming online che in questi giorni hanno preferito defilarsi per evitare guai con la giustizia.
Va precisato in primo luogo che Btjunkie, nei suoi cinque anni di attività, non era mai stato coinvolto in azioni legali ma solo in alcune segnalazioni da parte delle autorità; tuttavia, secondo quanto spiegato dal fondatore del portale in un’intervista rilasciata a TorrentFreak, le vicende relative a The Pirate Bay prima e Megaupload poi hanno influito e non poco su questa clamorosa, e per certi versi inattesa, decisione.
Lo scarno comunicato diffuso dal portale, tuttavia, non ha chiarito più di tanto la situazione:
Questa è la fine del percorso amici miei. Prendere questa decisione non è stato facile, ma abbiamo volontariamente deciso di chiudere tutto. Abbiamo combattuto per anni a favore del vostro diritto di comunicare, ma è giunto il momento di voltare pagina. È stata l’avventura di una vita, vi auguriamo ogni bene.
Quel che adesso accade è che molti utenti si stanno chiedendo se dopo i duri colpi offerti ai siti di streaming come Megavideo sia il turno dei portali torrent, con molti che ipotizzano la fine di questo sistema.
Questa opinione non trova d’accordo però il fondatore di Btjunkie, il quale ha dichiarato di essere certo che l’avventura dei torrent non è vicina alla conclusione, ma che ci sono invece numerosi punti a favore da parte dei siti in questione per proseguire la battaglia con le major. Insomma c’è ancora tanto da fare prima di issare bandiera bianca, ma intanto questo è proprio quello che Btjunkie ha fatto senza provare nemmeno a resistere.