Durante la conferenza Build 2017 riservata agli sviluppatori, Microsoft ha mostrato il prototipo di un dispositivo che potrebbe migliorare la vita delle persone affette dal morbo di Parkinson. Si tratta di un indossabile, simile ad un normale orologio, che riduce il tremolio delle mani emettendo vibrazioni per ingannare il cervello. Il suo nome, Emma Watch, deriva dal nome della designer Emma Lawton che ha aiutato la ricercatrice Haiyan Zhang nello sviluppo del device.
Oltre 10 milioni di persone nel mondo convivono con il morbo di Parkinson. Al momento non c’è nessuna cura per questa malattia neurodegenerativa, ma la ricercatrice di Microsoft ha studiato i sintomi e impiegato diversi mesi nella progettazione di un dispositivo indossabile che può ridurre i tremolii delle mani. L’iniziativa, denominata Project Emma, prevede l’uso di sensori e intelligenza artificiale per rilevare e monitorare i sintomi associati al morbo di Parkinson, come tremori, rigidità e lentezza dei movimenti. La Zhang ha scoperto che vibrazioni ad una certa frequenza possono ingannare il cervello.
I tremolii delle mani sono dovuti alla morte di alcune cellule cerebrali e al conseguente spegnimento dei segnali extra inviati ai muscoli, che quindi si contraggono in maniera eccessiva e continuativa. Le vibrazioni emesse dall’indossabile creano una sorta di hack per il cervello, calmando i movimenti dei muscoli e consentendo al paziente di scrivere e disegnare in maniera quasi perfetta. La frequenza delle vibrazioni viene impostata attraverso un’applicazione installata su un tablet Windows 10 collegato al dispositivo.
La ricercatrice lavorerà insieme ad esperti in neuroscienze per migliorare Emma Watch e avviare i primi test su larga scala. Emma Lawton farà ancora parte del progetto e lavorerà come consulente.