Sta facendo molto discutere un po’ dovunque Bump, un nuovo reality show interamente diffuso sul Web e partito la scorsa settimana, incentrato, ed è questo il motivo di tante polemiche, sul tema dell’aborto.
Il game-show, che molti hanno definito “macabro”, vede per protagonisti tre attrici alle prese con delle false gravidanze indesiderate e un ginecologo. Il tutto parte dalle storie che ruotano attorno alle tre donne. Secondo il copione preparato dagli autori, una è rimasta incinta dopo che il marito, un militare, è partito in missione, un’altra è rimasta vittima di violenza domestica, mentre la terza è alle prese con un fidanzato che non vuole avere figli: tre situazioni fittizie che cercano di simulare tre situazioni purtroppo diffuse nella realtà e sulle quali sarà il pubblico a scegliere chi delle tre far abortire.
Alla notizia stessa dell’avvio del reality sono partite le infuocate polemiche giunte da più parti. In molti, come si può leggere dai commenti lasciati sui blog e sui forum americani, hanno attaccato la scelta stessa degli autori di utilizzare una tematica tanto delicata e particolarmente sentita come l’aborto con l’obiettivo di incentrarvi uno show, mentre altri hanno trovato veramente di cattivo gusto il fatto di coinvolgere gli spettatori nella votazione per decidere chi ha più diritto ad abortire e chi meno, quasi fossero decisioni da prendere con leggerezza.
L’accusa è quindi quella di far diventare “merce da spettacolo” un tema sociale su cui ancora il dibattito, anche presso le sedi istituzionali, è aperto. Numerose critiche dalle quali cerca di difendersi l’ideatore del programma Dominic Iocco, che ha spiegato come lo scopo sia quello di rendere più umane le discussioni attorno al tema incoraggiare così il dialogo fra le diverse fazioni.
Alla base del programma ci sarebbe, secondo Iocco, una dichiarazione del presidente Barack Obama in cui, nei giorni scorsi, affermava di essere alla ricerca di soluzioni utili per risolvere la questione delle gravidanze non desiderate. Sarebbe in questo contesto quindi che Bump si inserirebbe cercando di stimolare il confronto.
Spiegazioni legittime ma che non hanno affatto convinto i tanti internauti che hanno visto le prime puntate del reality andate in onda sul sito ufficiale BumpTheShow.com e sul canale dedicato su YouTube, per i quali non è certamente questo il modo di mettere in evidenza simili tematiche presso il pubblico.
In definitiva, se l’obiettivo di chi ha creato Bump era quello di far discutere, possiamo dire che è stato centrato, anche se il problema sembra quello per cui, tra mille polemiche sull’opportunità di un simile show, le discussioni relative al tema principale dell’aborto sono passate nettamente in secondo piano, fallendo così l’obiettivo di instaurare un costruttivo dialogo con gli internauti fondato sull’universalità di Internet: una vera e propria “occasione mancata” insomma.