Grazie a voi giornalisti, che nel corso del 2007 avete scritto circa 2.000 articoli su OpenOffice.org e avete permesso alla versione italiana della suite libera per ufficio di diventare la più “ricercata” con Google, come risulta dal confronto con Microsoft Office effettuato con Google Trends (http://www.google.com/trends?q=openoffice%2C+microsoft+office, e non dimenticate di selezionare “Italy” per vedere cosa succede quando si passa dal livello globale a quello locale). Grazie a tutti gli italiani (1.788.076) che hanno deciso di scaricare OpenOffice.org nella loro versione linguistica, a coloro che non l’hanno scaricata perché l’avevano già all’interno della propria distribuzione Linux (circa 300.000), a coloro che l’hanno installata da uno dei CD messi a disposizione dalla stampa specializzata, e a tutti quelli che – italiani e non – l’hanno scaricata o nella versione inglese (per scelta personale) o in un’altra versione linguistica, a partire da quelle francese, slovena e tedesca – che sono lingue ufficiali dello Stato – per arrivare a quelle dei Paesi d’origine per gli immigrati (OpenOffice.org può essere utilizzato nella lingua madre dal 95% della popolazione mondiale, e in questo non teme confronti con le altre suite per ufficio). Grazie anche a coloro che hanno acquistato Microsoft Office 2007, perché hanno stimolato la comunità dei volontari a impegnarsi oltre le proprie forze. Oggi, nessuno in Italia – tranne pochi fanatici – può permettersi di relegare OpenOffice.org tra i fenomeni di nicchia, e questo si riflette nel numero crescente di enti, aziende, famiglie e singoli individui che ogni giorno migrano – da soli o con il supporto di un consulente – alla suite libera per ufficio, per entrare in una nuova dimensione in cui non sono più legati alle decisioni di una singola azienda – che può decidere da un giorno all’altro di sospendere il supporto del formato dei loro documenti – ma vengono protetti da una comunità che ha scelto la libertà del software e dei formati. A tutti, l’Associazione PLIO augura un buon 2008, l’anno di OpenOffice.org 3.0.