Cosa? È presto per fare gli auguri di natale? Ok, ma si voleva essere i primi e, soprattutto, c’è un motivo valido per poter ardire ad un augurio anticipato di quasi un mese: in qualche modo, infatti, il natale è già iniziato. O almeno quello commerciale, quello dei negozi, quello dei regali e quello degli acquisti. Quello con la lettera minuscola, insomma. In questo settore il natale è iniziato sommessamente da tempo e, soprattutto online, ora c’è anche l’ufficialità. Il calcio d’inizio è stato battuto e da qualche anno questo momento ha anche un nome ufficiale da cui ne deriva pregio, dibattito e pubblicità: Cyber Monday.
Nel novembre del 2005 si capì che serviva qualcosa per stimolare le vendite online. Perchè questo settore ha caratteristiche particolari: internet è il più grande, libero ed interessante dei negozi, ma al tempo stesso è schiavo di tempistiche più lunghe legate a pagamenti con strumenti alternativi al contante e viaggi di corrieri che, a mano a mano che i giorni passano, si trovano i cassoni sempre più pieni ed i tempi di evasione sempre più stringenti. Ecco così l’idea della National Retail Federation, idea tipicamente “americana” di un brand ad un giorno che poteva assumere ad un significato. Il Cyber Monday è infatti l’ultimo lunedì di novembre, viene dopo lo statunitense giorno del Ringraziamento, e secondo alcune statistiche raccoglie la prima sensibile impennata degli acquisti online in previsione del natale.
Il Cyber Monday, insomma, è un primo test per un momento che da più parti è vissuto in modo febbrile. Dagli utenti, innanzitutto, i quali iniziano a cercare in rete i regali da fare per i propri cari. Dalle aziende, inoltre, le quali hanno sottomano un primo test con cui misurare gli strumenti messi a punto nei mesi precedenti: procedure d’acquisto tirate a lustro, strumenti di marketing progettati a lungo, posizionamento nei motori di ricerca ottimizzato sulle chiavi identificate e pochi giorni per limare eventuali difetti residui. Tutto deve colimare con un climax che inizia ora e che termina a fine dicembre, quando il passaggio all’anno nuovo inizierà un nuovo periodo.
In un momento in cui la borsa vive momenti difficili a causa di una situazione generale di grande incertezza, il Cyber Monday porta almeno una piccola ventata di ottimismo: i primi dati indicano per il mercato online un inizio promettente, i numeri sono in ascesa e anche Wall Street tira il fiato per qualche ora con vari titoli in provvisorio, timido, ma incoraggiante sospiro di sollievo. Tutto crolla subito dopo sotto il peso di dati e situazioni ben più concrete ed influenti.
Nel Cyber Monday è tutta un’orda di numeri lanciati nell’arena: Nielsen ad esempio vede i risultati più entusiasmanti per il settore informatico, con un forte aumento nella navigazione dei siti del settore già registrato da qualche giorno ( 235%). 54% per Amazon, 100% per Wal Mart, 111% per Apple. Un rallentamento dei server per eccesso di traffico su Yahoo Shopping. Ancora Nielsen avrebbe registrato numeri di acquisto in forte crescita già addirittura durante il “Black Friday”, il venerdì precedente: +29% nell’occasione.
Lo scorso anno 60.7 milioni di utenti hanno iniziato i propri acquisti in rete proprio il giorno del Cyber Monday. L’anno precedente furono 59 milioni. Il 2007 potrebbe essere l’anno del grande balzo, con 72 milioni di utenti attesi al varco per un primo approccio ai regali carta di credito alla mano. Se lo scorso anno in un solo giorno si spesero 600 milioni di dollari circa, inoltre, per quest’anno se ne attendono almeno 100 di più. Molto è cambiato rispetto al 2005: una maggior penetrazione della banda larga, una maggior familiarità con gli strumenti di acquisto online, una maggiore fiducia nei sistemi di pagamento in rete, una aumentata presa di coscienza da parte dei negozi online delle leve più efficaci per stimolare l’acquisto anticipato.
Sono in molti a proporre offerte speciali per il Cyber Monday. PayPal, Wal-Mart, Best Buy, tutti insieme per generare un anticipato entusiasmo che funga poi da traino per l’intera stagione dello shopping: il 72% dei siti di ecommerce USA avrebbe partecipato alle offerte contro il 43% dell’anno precedente (dati BizRate). In Italia il Cyber Monday non è ancora stato esportato, almeno non nella sua forma ufficiale di brand, ma c’è da scommetterci che non tarderà: al momento qualche sparuto pacchetto natalizio ha fatto la propria comparsa sui maggiori siti di ecommerce, i quali hanno riorganizzato in molti casi i loro archivi proprio per iniziare ora, con l’arrivo di dicembre, la stagione che più di ogni altra inciderà sui bilanci di fine anno.
Per gli utenti USA il Cyber Monday ha anche un riferimento ufficiale a cui fare affidamento: Shop.org ha infatti messo a punto cybermonday.com, sito pensato per raccogliere tutte le migliori offerte disponibili in rete. Il sito è una raccolta di piccoli banner in cui, chi più chi meno, tutti allungano la mano agli acquirenti ed aprono le porte dei propri servizi per inaugurare la stagione. Il tutto, inoltre, rigorosamente diviso per categorie merceologiche facilitando per quanto possibile l’accesso agli scaffali virtuali.
Il Cyber Monday qui ancora non c’è. L’attesa febbrile, invece, è identica. Improbabili ricerche hanno già messo gli utenti sull’attenti per evitare che si lascino prendere la mano dagli acquisti in rete, ma è più che ipotizzabile il fatto che anche in Italia, in quell’Italia dove banda larga e sistemi di pagamento alternativi al contante ancora non hanno fatto presa quanto altrove, il web inizi ad avere un ruolo di primo piano tra i regali di natale. eBay, che ha intuito tale possibilità in anticipo, ha già lanciato con grande copertura promozionale “La cosa giusta” ed ora attende di raccogliere. Tra le console da gioco la sfida è viva da tempo e il prossimo mese sarà un po’ un esame di maturità da cui usciranno promossi e bocciati dell’ultimo anno. Tutti sono pronti, le palline fanno comparsa sull’albero, le prime luci si accendono nella speranza che qualche fiocco di neve cada per aiutare l’atmosfera fiabesca che tutto deve artificiosamente permeare.
Buon natale, dunque. Pur se solo con la lettera minuscola per ora. Buon natale.