Un cittadino palestinese scrive “buongiorno” su Facebook e viene successivamente arrestato dalla polizia israeliana. Quanto accaduto non è una fake news ma l’assurda avventura capitata ad una persona a causa di un errore del sistema di traduzione automatica che il social network integra nativamente. Questo utente di Facebook che di professione fa il muratore vicino a Gerusalemme, aveva deciso di salutare l’inizio della giornata con un “buongiorno” accanto ad una foto di un bulldozer (yusbihuhum nella sua lingua).
Nulla di strano se non che il sistema di traduzione del social network ha tradotto “yusbihuhum” non come “buongiorno” ma come “colpiscili“. Un post che è stato intercettato dalla polizia che, temendo la preparazione di un attacco terroristico, si è affrettata a rintracciare la persona ed ad arrestarla. L’intervento della polizia era dipeso dal fatto che in passato ci sono stati alcuni attentati che avevano utilizzato i bulldozer e proprio per questo era corsa immediatamente a fermare la persona sospettata. Fortunatamente, questa storia ha un lieto fine perché, capito l’errore, la polizia ha rilasciato immediatamente lo sfortunato muratore di Gerusalemme.
Ovviamente, la sfortunata vicenda ha fatto rapidamente il giro della rete, visto che il problema era dipeso da un errore tecnico del sistema di traduzione automatica di Facebook.
Il social network si è prontamente scusato dell’incresciosa situazione ed ha affermato di stare studiando le cause che hanno portato a questo clamoroso errore di traduzione.
Tuttavia, Necip Fazil Ayan, uno degli ingegneri responsabili del sistema di traduzione automatica di Facebook, ha sottolineato che la capacità di traduzione della piattaforma sta migliorando giorno dopo giorno anche se, purtroppo, sono ancora possibili degli errori.
Si ricorda, che il sistema di traduzione automatica di Facebook è gestito totalmente da un sistema di intelligenza artificiale che ogni giorno processa 4,5 miliardi di traduzioni.