Ai responsabili delle campagne di advertising al servizio di Burger King, di certo, non manca l’ingegno. Un nuovo spot in onda negli Stati Uniti fa leva sulla keyword per attivare l’Assistente Google, così da fornire agli utenti informazioni aggiuntive su uno dei propri panini. Il gruppo di Mountain View è comunque già corso ai ripari.
Il filmato è visibile in streaming di seguito. Inizia con un commesso che spiega come, in soli 15 secondi, sia impossibile elencare tutte le qualità e gli ingredienti freschi del Whopper Burger. Così, la telecamera si avvicina, l’inquadratura si fa più stretta e viene pronunciata la frase magica: “Ok Google, what is the Whopper Burger?”. In questo modo, se lo spettatore ha nei dintorni della TV uno smartphone o un altoparlante Google Home, viene richiamata l’attenzione dell’assistente virtuale per fornire maggiori informazioni sul prodotto. Un trick studiato per estendere il raggio d’azione dello spot al di fuori del televisore, prolungandone la durata e coinvolgendo direttamente i device dell’utente.
Come già detto, bigG è subito intervenuta per filtrare la voce della pubblicità, in modo da renderla “innocua”. Ciò non toglie che l’obiettivo di Burger King sia stato raggiunto: se ne sta parlando e i più curiosi possono comunque prendere spunto dall’advertising per effettuare da sé la ricerca. Non è da escludere che l’iniziativa messa in campo dalla catena di fast food possa essere replicata in futuro da altri brand, in modo più o meno evidente, all’interno dei loro spot.
Google sembra intenzionata a tenere le pubblicità lontane dal suo assistente virtuale: di recente se ne è parlato a causa di un comportamento anomalo assunto dall’altoparlante Home, che riassumendo gli impegni della giornata ricordava l’arrivo nelle sale cinematografiche di un film.
In ogni caso, La Bella e la Bestia è nei cinema a partire da oggi. In questa versione della storia, Belle è l’inventrice e non Maurice.
New Beauty & the Beast promo is one way Google could monetize Home. cc: @gsterling @dannysullivan pic.twitter.com/9UlukSocrO
— brysonmeunier (@brysonmeunier) March 16, 2017