Con documento datato 23/11/2001 l’Europa ha avanzato una Convenzione sui crimini informatici (“Convention on Cybercrime“) che non poche polemiche ha sollevato in tema di privacy per timori di stampo apocalittico direttamente ereditati dalle previsioni di Orwell. Ora il Presidente degli USA George Bush avanza la possibilità di sottoscrivere la stessa convenzione in modo da trasformarla agli effetti in un accordo internazionale per la guerra contro il terrorismo.
L’Italia fu tra le prime a firmare la proposta ma ad oggi solo pochi paesi dell’area europea avrebbero già adottato la convenzione (Albania, Estonia, Croazia). Secondo Bush il testo costituirebbe un “efficiente strumento per combattere i crimini informatici“, ed invia tali dichiarazioni al Senato degli Stati Uniti facendo pressioni affinchè anche gli USA possano porre la loro firma al trattato.
La convenzione, che rimuove ogni ostacolo formale e sostanziale nei rapporti internazionali sull’interscambio di informazioni sui crimini registrati, avrebbe visto da parte degli Stati Uniti due proposte di modifica: la prima estenderebbe i reati anche a razzismo e apologie xenofobe, mentre la seconda sarebbe rivolta specificatamente alla lotta contro il terrorismo. Il Concilio Europeo avrebbe confermato l’esistenza di tali proposte ma nessuna modifica sarebbe al momento stata ufficialmente approvata.