Nei giorni scorsi Computer Associates aveva calamitato su di sé l’attenzione della comunità open source grazie alla sbandierata cessione di 14 brevetti a beneficio della comunità stessa. La buona eco ricevuta in risposta non è però durata molto: nelle ultime ore la lode si è trasformata in critica e l’operazione ha assunto il sapore acido della beffa.
Tutto prende forma dalle parole di Greg Aharonian, riconosciuto esperto di fama mondiale sulla qualità dei brevetti. Aharonian critica proprio i contenuti dei brevetti ceduti giudicandoli assolutamente frivoli. Viene preso ad esempio particolare il brevetto numero 5.414.809, secondo il quale «se clicchi su un elemento grafico compare qualcosa». Il commento viene esteso anche ad altri brevetti donati da CA, ed il giudizio si fa particolarmente pesante sull’operazione complessiva in sé.
Secondo Aharonian la comunità dovrebbe fare particolare attenzione alla questione brevetti. Il suggerimento dell’esperto è chiaro: Computer Associates faccia analizzare il proprio pacchetto di brevetti dalle autorità competenti in materia, e se la “prior art” viene confermata (e il brevetto «sopravvive») allora ogni regalo è ben accetto. Aharonian avanza anche una previsione: solo metà dei brevetti donati potrebbe passare una prova del genere.
Non tutti concordano con Aharonian: secondo PcPro giunge da Groklaw (per voce di Pamela Jones) un’opinione contraria: il mondo Linux non può che giovare di ogni cessione concessa e la comunità open source dovrebbe dimostrare gratitudine nei confronti della risposta ricevuta da Computer Associates. La Jones va dunque oltre le aspre critiche di Aharonian e vede nella iniziativa CA qualcosa di più meritevole di una semplice iniziativa di facciata.