Anche Sony BMG a breve venderà online musica in formato digitale senza DRM, quindi liberamente trasportabile su qualsiasi lettore e computer senza licenze e restrizioni varie.
Si tratta di una decisione quasi storica che di fatto sancisce la morte ufficiale del DRM e il fallimento del suo modello, che voleva “lucchettare” la musica rendendo un fastidio il godersi l’arte dei propri artisti preferiti.
Paradossalmente questa scelta è stata indotta dallo stesso Steve Jobs che prima ha convinto le major a vendere musica online, garantendoli con i DRM e i vari lucchetti. Poi, una volta invaso il mercato di iPod e acquisito il quasi monopolio dei lettore MP3, le stesse major hanno capito che l’unico modo per “sganciarsi” da Jobs e trovare anche altre fonti di revenue è quello di vendere MP3 senza DRM, utilizzabili ovunque.
In ogni caso è un forte segnale che l’industria discografica, con anni di ritardo, sta capendo che il suo modello di business va cambiato ed aggiornato alle moderne tendenze. Il prossimo passo sarà quello di vendere abbonamenti che consentano download illimitato dal catalogo musicale. E’ ormai chiaro che per battere definitivamente la pirateria e portarla a livelli solo fisiologici, occorre una scelta forte e coraggiosa.
Sono già in corso esperimenti in questo senso, basti pensare a Nokia che offre un anno di musica gratis a chi compra un cellulare XpressMusic, e nel 2008 sicuramente vedremo altre formule analoghe. Speriamo che per compiere questo ulteriore passaggio verso un modo discografico migliore, le major siano più reattive di quanto dimostrato finora.