Cala il sipario sui Google Labs

I Google Labs saranno dismessi. Alcuni progetti continueranno ad esistere come app per Android o saranno integrati nei servizi della società.
Cala il sipario sui Google Labs
I Google Labs saranno dismessi. Alcuni progetti continueranno ad esistere come app per Android o saranno integrati nei servizi della società.

Dopo aver sfornato in continuazione nuovi progetti ed idee, non sempre giunti ad una degna conclusione, i Google Labs chiudono i battenti: ad annunciarlo è Bill Coughran, SVP del settore ricerca di Google, che tramite il blog ufficiale della società conferma le parole con cui nei giorni scorsi il CEO Larry Page aveva lasciato intendere la volontà da parte del gruppo di accantonare definitivamente i Labs.

A spingere in tale direzione è stata, a detta della società, la volontà di dedicarsi con maggiore impegno e dedizione sui progetti più importanti, abbandonando invece quelli che hanno finora occupato esclusivamente tempo e risorse umane senza mai fornire risultati consoni con l’impegno profuso. In quel di Mountain View si è dunque deciso di seguire un nuovo approccio nello sviluppo di software e servizi, con l’obiettivo di ridurre il numero di progetti in cui gli ingegneri del gruppo risultano attivi ma aumentandone contemporaneamente il livello qualitativo.

In dieci anni di attività, i Google Labs hanno partorito numerosi servizi che attualmente rappresentano il fiore all’occhiello della società, risultando inoltre il punto di contatto tra gli sviluppatori e gli utenti, i quali hanno potuto avere accesso in anteprima ai progetti più interessanti prima del rispettivo rilascio ufficiale. Allo stesso tempo, però, sono altrettanto numerosi i progetti che a causa di problemi di vario genere non hanno mai visto la luce, risultando di fatto uno spreco di risorse e danaro che la società ha deciso di non poter più sostenere.

Ciò non implica però che non verranno introdotte nuove funzionalità sperimentali nei vari prodotti caratterizzati dal brand Google: servizi quali GMail, Calendar, Reader e così via continueranno a sfornare novità nel corso del tempo, le quali troveranno posto esclusivamente all’interno delle rispettive applicazioni. I progetti attualmente residenti nei Google Labs avranno una diversa sorte a seconda delle intenzioni del team di sviluppo: alcuni continueranno ad esistere in qualità di app per la piattaforma Android e saranno spostati nel rispettivo Market, altri invece saranno integrati all’interno di servizi già esistenti, mentre altri ancora saranno definitivamente dismessi.

Google precisa però a specifica domanda come il “20%” del tempo offerto ai dipendenti Google per progetti collaterali non sarà affossato: le singole idee continueranno ad essere foraggiate, ma con procedure e meccanismi differenti. Il tutto nell’ottica della nuova organizzazione che Larry Page sta portando nel gruppo dopo aver sostituito Eric Schmidt nel ruolo di CEO.

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