Dopo aver semplificato la condotta dei test sulle tecnologie di guida autonoma adottando una speciale normativa, la California si dimostra all’avanguardia anche per quanto riguarda il processo di evoluzione in chiave sostenibile che inevitabilmente interesserà (anzi, che già sta interessando) il settore della mobilità. Lo stato potrebbe vietare la vendita di vetture inquinanti a partire dal 2040.
Poco più di due decenni, dunque, poi ogni veicolo commercializzato potrebbe essere a zero emissioni. Non è specificato con quale tipo di propulsione, se basata su motore 100% elettrico oppure con sistemi di altro tipo (ad esempio fuel cell). Utilizzare il condizionale è comunque ancora d’obbligo, al momento. Il disegno di legge è stato proposto nell’Assemblea Generale della California da Phil Ting, fissando un obiettivo in linea con quello stabilito dal governatore Jerry Brown, che prevede la messa in strada di 1,5 milioni di automobili non inquinanti entro il 2025. Una misura necessaria per contrastare i cambiamenti climatici in atto. Ad oggi, nello stato, le vetture sono ritenute responsabili per il 40% circa dei gas prodotti.
La California ha già fissato anche un target di più lungo raggio, per arrivare nel 2050 ad aver tagliato dell’80% le emissioni di gas serra rispetto a quanto registrato nel 1990. Imposizioni legislative come quella attualmente in fase di discussione potrebbero contribuire in modo considerevole a raggiungere l’obiettivo, ma servirà un ulteriore sforzo a livello di infrastrutture, colonnine e stazioni di ricarica in primis.
Ad oggi le auto elettriche in strada nello stato americano sono circa 300.000. Le vendite non sono però molte se rapportate a quelle alimentate con carburante tradizionale: secondo le statistiche ufficiali, dei 2,1 milioni di unità venduti nel 2016 solo l’1,9% è di tipo EV. Un’iniziativa ambiziosa, dunque. La California non è però sola: nel vecchio continente il Regno Unito ha fatto altrettanto, stabilendo nel 2040 lo stop alla commercializzazione di veicoli inquinanti, mentre la Germania addirittura nel 2030.