Due associazioni per la tutela dei diritti umani, Trial e Pro Juventute, hanno criticato diversi titoli videoludici, tra cui Call of Duty: Modern Warfare 2, a causa della loro violenza eccessiva, sostenendo che essi violano anche la Convenzione di Ginevra.
Tra le accuse mosse contro l’ultima fatica di Infinity Ward ci sarebbero l’uccisione smodata di civili, la tortura dei nemici e la distruzione di case e costruzioni.
Non solo Call of Duty: Modern Warfare 2, tuttavia, è finito nel mirino delle due summenzionate associazioni, poiché ben venti sarebbero i titoli accusati di eccedere in quanto a violenza, ovvero Army of Two, Battlefield Bad Company, Far Cry 2, Ghost Recon Advanced Warfighter, Metal Gear Solid, Rainbow Six Vegas, Splinter Cell: Double Agent, Soldier of Fortune e relativi seguiti di ciascuno di essi.
Ciò che ha dato maggiormente fastidio alle associazioni è stata la mancanza sistematica di regole e sanzioni che tutelassero il rispetto per l’umanità, in corrispondenza di ogni omicidio o distruzione.
Alcuni dei sopraccitati giochi, inoltre, permetterebbero persino di demolire chiese e moschee.
Le accuse rivolte dalle due associazioni mirano a far capire come sia necessario pensare alla guerra come a qualcosa di sbagliato in cui si deve comunque sottostare a delle regole precise.
Anche nella guerra contro il terrorismo, infatti, esistono delle regole, mentre il messaggio diffuso dai videogiochi come quelli di cui sopra sarebbe errato, sempre secondo le associazioni, poiché insegnerebbe ai giocatori a rispondere al terrorismo con la distruzione totale.