Mentre il mondo PC va un po’ meno peggio del previsto grazie ai netbook a basso costo, nel trimestre fiscale che va da gennaio a marzo, Apple ha venduto meno Mac rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Cupertino, tuttavia, consolida le quote nel mercato statunitense.
Secondo le prime stime stilate da IDC, infatti, nel periodo preso in esame Apple avrebbe piazzato 1,13 milioni di Mac contro i 1,14 abbondanti dell’anno scorso, con un calo attestato dunque dell’1,2%. In buona sostanza, Apple e Dell sono gli unici due tra i primi cinque rivenditori di computer USA ad aver venduto meno nel 2009, e nonostante ciò il marketshare della mela è salito dal 7,2% al 7,6%.
In generale, per quanto concerne i risultati finanziari in USA e considerato il cattivo andamento dell’economia, si respira un’aria di leggero sollievo, come se tutto sommato i numeri siano migliori di quanto si fosse temuto. IDC non fornisce spiegazioni alle scarse performance di Apple (e quanto a questo, neppure di Dell) ma è facile immaginare che un po’ siano dovute all’assenza di un netbook Mac economico a listino e un po’ al fatto che l’iMac sia stato aggiornato soltanto a marzo, e quindi non ha avuto materialmente il tempo di incidere maggiormente nelle stime.
Gran parte della potenza di fuoco del marketing Apple, in effetti, è stata concentrata sui MacBook Unibody, computer di fascia alta sopra i $1.000 penalizzati dallo scarso potere d’acquisto e dal successo conseguente degli ultra portatili economici. È probabile comunque che, nonostante il periodo grigio per l’economia, i bilanci di Apple siano solidi e persino in crescita. Per questo, tuttavia, occorrerà attendere ancora una settimana, quando verranno resi noti i risultati fiscali della società.