Brutte notizie per i produttori di smartphone. Gartner ha previsto un netto calo delle vendite per il 2016, a causa della saturazione di molti mercati. Tra i paesi che offrono maggiori opportunità di crescita c’è l’India, ma gli utenti cercano soprattutto dispositivi economici. Ciò porterà ad una riduzione dei profitti e, in casi estremi, all’uscita dal settore di aziende famose.
La società di analisi prevede che le vendite mondiali di smartphone cresceranno solo del 7%, raggiungendo 1,5 miliardi di unità. Anche se sembra un numero enorme, Gartner sottolinea che la percentuale è diminuita del 7,4% rispetto al 2015 e che il settore non farà più registrare livelli elevati come accaduti negli ultimi sette anni. Nei mercati “maturi” di Nord America, Europa occidentale, Giappone e Asia è stata ormai raggiunta una penetrazione del 90%. Gli utenti non sostituiscono più lo smartphone con la stessa frequenza degli anni precedenti. I modelli più costosi hanno un ciclo di vita medio di 2,5 anni, mentre per quelli economici si superano anche i tre anni nei paesi emergenti.
Con la sua enorme popolazione e l’aumento della classe media, la Cina ha rappresentato per anni l’ancora di salvezza, ma oggi le vendite di smartphone rappresentano il 95% del totale, quindi non ci sono opportunità di crescita per i produttori. Xiaomi, una della aziende più note, ha recentemente sottoscritto un accordo con Microsoft per portare i suoi dispositivi in Occidente.
Anche Nokia incontrerà grosse difficoltà a vendere i suoi smartphone Android. Secondo Gartner, i produttori devono puntare sull’India, dove sono previsti 139 milioni di smartphone venduti entro fine anno con un incremento del 29,5% rispetto al 2015. Il prezzo non dovrà però superare i 120 dollari. La società di analisi prevede che alcune aziende usciranno dal mercato. Non viene fatto nessun nome, ma l’indiziata numero uno è HTC.