Cambi telefonino? Attento ai file personali

Cambi telefonino? Attento ai file personali

Le tendenze dei consumatori circa la sostituzione del telefonino sono state oggetto di uno studio, commissionato da Kingston Digital Europe, al fine di comprendere usi e abitudini degli utenti nel rapporto con uno degli apparecchi entrati nella quotidianità come pochi quale è appunto, il telefonino.

A quanto sembra, ben il 43% degli utenti è solito cambiare il proprio device dopo un anno o poco più dall’acquisto, mostrando come sia tendenza molto diffusa quella di eseguire un ricambio tra prodotti in un arco di tempo breve o relativamente breve.

A questo, si aggiunge la “non abitudine”, propria del 61,4% degli interpellati, di effettuare un backup periodico dei file che quotidianamente vengono memorizzati sui telefonini, ovvero video, foto e altri tipi di dati che, una volta sostituito l’apparecchio, rischiano di andare del tutto persi.

Un problema non di poco conto per chi è solito utilizzare il cellulare per archiviare file di una certa importanza, come spiega Fabio Cislaghi, Flash Business Development Manager e Retail Manager di Kingston:

I dati emersi nel Regno Unito rispecchiano quella che è anche la situazione in Italia, dove i cellulari vengono sostituiti in tempi sempre più ridotti con il rischio di lasciare sul vecchio modello foto, musica e altri file. Inoltre, da quando i telefonini di ultima generazione richiedono capacità di storage sempre maggiori per supportare le funzionalità di alto livello che offrono, questo rischio tende ad aumentare. La modalità più semplice ed efficace per trasferire i dati su un nuovo telefonino e assicurarsi che questo abbia sufficiente memoria per utilizzare al meglio tutte le funzionalità, è di utilizzare un’espansione di memoria. Lo storage basato su prodotti flash è davvero l’unico modo per ovviare ai rischi legati ai continui aggiornamenti.

Il pericolo della perdita dei dati è infatti generale, dato che solo un terzo degli intervistati afferma di utilizzare una memory card, affidando quindi il resto della propria “memoria digitale” esclusivamente ai supporti integrati nei moderni telefonini, con la conseguenza di legare la permanenza dei dati alla vita stessa del device.

Un tipo di comportamento che sembra quindi trasversale, nel senso che i dati, elaborati sulla base delle abitudini degli utenti britannici, può essere benissimo esteso anche agli utenti di altri paesi, mostrando come, in fondo, il modo di utilizzare uno strumento come il telefonino sia del tutto simile e sostanzialmente identico a prescindere dalle differenti culture.

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