Facebook, il social network da mezzo miliardo di amici, sta testando una nuova area di amministrazione per le sua pagine, che tra le altre cose permetterà di cambiarne il nome e la sua descrizione.
La novità, al momento accessibile ad un numero ristretto di amministratori, è la risposta alle molte richieste degli utenti, spesso vittime dei segni del tempo che invecchia precocemente il significato di una pagina Facebook, costringendo a crearne altre gemelle con caratteristiche differenti. Un accumularsi faticoso e confusionario.
Un nuovo form, illustrato in anteprima da InsideFacebook, prevede di poter inserire il nome e una descrizione di base della pagina ogni volta che si vuole.
Una possibilità, questa, concessa da Palo Alto per le pressioni degli utenti, ma controvoglia: sembra infatti che il social network sia preoccupato che alcune organizzazioni possano creare pagine dai contenuti generici per poi modificarle e sfuggire alla segnalazione di contenuti violenti, razzisti, illegali. Un guardie e ladri che avrebbe il ritmo di un last-minute.
Per non parlare del fatto che un orientamento diverso di una pagina cui è stato espresso un “like” potrebbe non essere notificata, causando un possibile imbarazzo a coloro che avevano espresso un parere positivo ad una pagina che non c’è più.
In ogni caso, la funzione è sicuramente ben disegnata: prevede una comoda barra di navigazione laterale, una specie di editor che consente di gestire informazioni di base, contatti, autorizzazioni,applicazioni e marketing.
Un compromesso per evitare fenomeni di abuso potrebbe essere quello, che si vocifera, di implementare solo le pagine con un numero basso di iscritti (o fan), inferiore a 100. Tant’è che la blogosfera ha dato un parere positivo, anzi spingendosi oltre: qualcuno vorrebbe poter modificare più velocemente anche le pagine dei profili.
In questo caso, però, Facebook non recederà tanto facilmente. Basti pensare che sta cercando di spingere gli utenti ad eliminare i simboli dai nomi dei profili. Una delle regole d’oro di Facebook, secondo il suo creatore Mark Zuckerberg, è che ci si presenta col proprio nome.
E voi, cosa ne pensate? Approfittereste della possibilità di modificare le vostre pagine?