Lo scandalo Canbridge Analytica diventa sempre più intricato. Facebook aveva già mostrato scarsa trasparenza quando ha confermato che il numero di utenti coinvolti è maggiore di quello ipotizzato. Si scopre ora che la società potrebbe aver letto anche i messaggi privati scambiati dagli utenti del social network.
L’azienda di Menlo Park ha recentemente aggiunto una sezione nel Centro Assistenza che permette di verificare quali informazioni sono state condivise con Cambridge Analytica attraverso la famigerata app “This Is Your Digital Life” sviluppata dal ricercatore Aleksandr Kogan della Cambridge University. Nel caso di un riscontro positivo viene mostrato un messaggio che indica i dati condivisi (profilo pubblico, like alle pagine, data di nascita e attuale città).
In fondo allo stesso messaggio è presente un paragrafo piuttosto inquietante. Facebook scrive che un piccolo numero di utenti ha condiviso anche news feed, timeline, post e messaggi scambiati con gli amici. Un portavoce dell’azienda ha confermato che l’app ha richiesto il permesso di leggere il contenuto della casella di posta (successivamente trasformata in Messenger). Questa “funzionalità” è stata rimossa con la versione 2.0 delle Graph API rilasciata nel 2015.
Facebook ha dichiarato che il permesso di lettura è stato concesso da circa 1.500 utenti. Cambridge Analytica ha invece negato di aver avuto accesso al contenuto dei messaggi privati. I fatti delle ultime ore dimostrano chiaramente che la vicenda non è chiusa e che ci saranno altre “puntate”.