Camcorder ieri e oggi: storia delle videocamere portatili

Camcorder ieri e oggi: storia delle videocamere portatili

Le videocamere odierne sono leggere, ultra-compatte, offrono un’ottima qualità audio e video e permettono la registrazione in formati compressi o su nastro magnetico, a seconda delle esigenze personali.

Ma, fino a qualche decennio fa, le cose stavano diversamente.

Secondo la “Consumer Electronics Association”, nel 1982, JVC e Sony annunciarono la messa a punto di una telecamera trasportabile, relativamente piccola e leggera, a cui era integrata un’unità di registrazione.

Le prima videocamera portatile commercializzata risale al 1983, anno in cui il colosso giapponese Sony lanciò sul mercato BetaMovie.

Dotata di un sensore CCD con filtri cromatici per la ripresa a colori, non permetteva però la riproduzione immediata del materiale registrato: per visionare i filmati era indispensabile possedere un VCR che supportasse il formato Betamax.

A pochi mesi di distanza la JVC mette in vendita la videocamera GR-C1, un apparecchio del peso di circa di circa 1.9 Kg e abbastanza ingombrante a causa dell’utilizzo di un tubo Saticon. GR-C1 utilizzava un nastro VHS-C, standard compatibile con i videoregistratori VHS domestici, che aprì di fatto la strada al mercato dei nuovi sistemi portatili.

Da allora, diversi produttori si impegnarono nello sviluppo di nuovi camcorder e nell’adozione di un formato standard migliorato, che potesse imporsi su quelli concorrenti.

Tali questioni si esaurirono completamente con l’avvento dell’era digitale, specialmente quando Sony, Panasonic, e più di 50 altre società adottarono il formato DV.

La maggior parte delle videocamere di ultima generazione utilizza, appunto, la versione compatta MiniDV che possiede una risoluzione verticale doppia rispetto ai precedenti formati analogici e una qualità audio da 12/16 bit.

Più di recente, sono apparsi sul mercato nuovi modelli dotati di sistema di registrazione su Hard Disk che consentono di essere collegati ad un computer tramite un cavo ad alta velocità per realizzare in modo più sbrigativo ed efficiente qualsiasi operazione di video-editing.

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