“Information Retrivial Award”: per noi che spesso vediamo come geniali le invenzioni d’oltremare e snobbiamo quanto di buono produciamo in casa, forse un nome anglosassone darebbe maggior risalto a quella che è una buona idea puramente tricolore. Si chiama in verità “Campionato Internet” (sia pur se con uno “StarWeb” francobollato al fianco), è la nuova iniziativa lanciata dal Comune di Roma per il mondo giovanile, e nel suo genere è al momento assolutamente unica e originale.
Campionato Internet altro non è se non un mezzo per misurare la capacità di ritrovamento di informazioni sfruttando la Rete come strumento. I partecipanti al concorso (perchè di vero e proprio concorso si tratta), devono iscriversi sull’apposito sito ufficiale, compilare nel minor tempo possibile i questionari avuti in dotazione e tentare di entrare nelle selezioni per la finale del 6 Marzo presso la Biblioteca Rispoli di Roma.
Il concorso nasce non solo come un modo per premiare chi miglior uso fa di uno strumento necessario quale la Rete, ma soprattutto per rispondere all’esigenza di una maggior sensibilizzazione del mondo giovanile circa questa necessità: secondo una ricerca commissionata dal Comune di Roma, infatti, solo il 5.6% della popolazione giovanile usa Internet nel tempo libero. La cosa è balzata all’occhio del Sindaco Veltroni il quale ha immediatamente dato il proprio benestare a Concorso Internet quale baluardo della campagna di sensibilizzazione che si ritiene necessario intraprendere.
Il recupero di informazioni tramite la Rete è da sempre motivo di discussione. Fin dai primi grandi utopisti pre-internet vigeva l’idea di un grande organizzatore di informazioni in grado di presentare all’uomo, istantaneamente, tutto ciò di cui avesse necessitato. Fu il Vannevar Bush dell’utopico Memex a porre i primi moniti circa una rete che, crescendo anarchicamente, avrebbe rischiato di aumentare (invece che risolvere) il problema dell’organizzazione e del reperimento delle informazioni. Oggi i motori di ricerca fanno baruffa proprio alla ricerca di una soluzione ad un problema a tutt’oggi ancora latente, sia pur se presente come ombra continua. In Campionato Internet sarà possibile misurare l’adattamento dei giovani (e non solo) ai nuovi accessi per il raggiungimento delle informazioni cercate.
« Il punto in questione non è essere esperti o preparati su un certo argomento, come nei normali quiz televisivi, ma che si sia piuttosto esperti nel “cercare” le risposte e nel saper “leggere” in Internet »: è da queste precise parole che traspare la grande novità filosofica del nuovo approccio. Il sapere viene esteriorizzato, la memoria e la conoscenza si fanno condivise, la cultura non è nel “sapere” ma nel “saper trovare”: la forma mentis umana straborda verso un nuovo paradigma. Piccole avvisaglie di una postmodernità progressivamente sempre più radicata, dunque ben vengano iniziative quali “Campionato Internet”. Soprattutto se dal titolo italiano.