Migliaia di studenti under 28 campeggiano in una città per maratone hack, incontri con le aziende locali, in giornate inframezzate da panel di personaggi di caratura mondiale. Si chiama Campus Party, un format che è stato acquisito da italiani e finalmente arriva nel Belpaese, per la precisione a Bergamo in luglio.
Creato nel 1997 in Spagna, Campus Party è già presente con edizioni a cadenza annuale in Messico, Costa Rica, Portogallo, Brasile, Ecuador e Argentina. Ha uno spirito tipicamente universitario, un po’ come l’Erasmus, tanto che i partecipanti restano per sempre dei campuseros (così vengono chiamati, in tutto il mondo, i partecipanti). Lo sbarco in Italia avviene grazie a tre soci, tra i quali Stefano Cagnoni, già direttore commerciale di Mtv, uno che conosce molto bene questo target.
Campus Party sta arrivando in Italia
Pronti per la più grande esperienza tecnologica al mondo?#CPIT1 #campusparty pic.twitter.com/rIyeuBIGWg— Campus Party Italia (@campuspartyIT) March 24, 2016
L’organizzazione di quella che potrebbe essere definita una Woodstoock dell’innovazione ha richiesto un Advisory Board per costruire i contenuti dell’agenda dei lavori, oltre che il coinvolgimento dell’ecosistema italiano dell’alta formazione, della ricerca e dell’innovazione. I partner di Campus Party sono il MIUR e il MISE, l’Agid, la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI), il Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari (CNSU) e diversi centri di ricerca. Il Comune di Bergamo collabora all’iniziativa e si è attivato per poterla ospitare in città, nello spazio Fiera. Anche Italia Startup, il consorzio Netcomm, i principali acceleratori italiano contribuiranno ad arricchire il programma delle attività.
Se tutto andrà per il verso giusto (e stando alle premesse sembra proprio così), dal 19 al 24 luglio alla Fiera di Bergamo quattromila studenti dai 18 ai 28 anni, provenienti dall’Italia e dal mondo, parteciperanno a un intenso programma di conferenze, workshop, hackathon e laboratori, costruito grazie alla collaborazione delle principali istituzioni che in Italia si occupano di formazione, ricerca e innovazione. Ci sarà anche uno spazio apposito per le startup. Insomma, tanti giovani si confronteranno ed è importante che questo avvenga in Italia, dove l’età media degli startupper e le qualità degli studenti universitari non sono granché alineate, né internamente né rispetto ai sistemi concorrenti.
Dove, come, quando
Bergamo. La città lombarda, e la sua Fiera, è stata scelta per la prima edizione del nuovo format di Campus Party, acquisito da una società italiana. Uno dei fattori vincenti è risultato essere la vicinanza e comodità dell’aeroporto di Orio al Serio.
19-24 luglio 2016. La settimana in cui si svolgerà il Campus Party Italia.
Partecipanti. Sono attesi oltre 4 mila studenti universitari, ed è stato previsto che la città verrà invasa in quella settimana da centomila persone.
Partner. Il Campus Party è sostenuto a livello istituzionale dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il Ministero dello Sviluppo Economico, l’Agenzia per l’Italia Digitale, la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, il Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari (CNSU). Attraverso queste piattaforme avviene l’iscrizione all’evento.