Appena qualche giorno fa avevamo parlato di un probabile posticipo del lancio ufficiale della Canon EOS-1D X, indicato in ulteriori otto mesi, necessari secondo diverse fonti a vedere nei negozi una reflex senza problemi. Oggi arriva invece l’ennesima conferma che i modelli di preproduzione continuano ad arrivare nelle mani di un ristretto numero di selezionatissimi fotografi professionisti.
Se da un lato le scatole sembrano in tutto e per tutto quelle di un prodotto finito e pronto per la commercializzazione, l’azienda nipponica potrebbe sfruttare l’expertise di alcuni dei principali attori della fotografia digitale moderna, proprio per individuare eventuali problemi e cercare di correggerli prima del lancio. I fotografi saranno costretti a rispettare regole ferree, dovranno infatti restituire le macchine fotografiche non appena inizierà la commercializzazione dei modelli definitivi e soprattutto non potranno condividere le immagini scattate su Internet.
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Canon EOS-1D X è una reflex con sensore Full-Frame di tipo CMOS da 18.1 megapixel e con una sensibilità fino a ISO 51.200. Il sistema di messa a fuoco è a 61 punti mentre per quanto riguarda il processore sembra si tratterà di un doppio DIGIC 5+ capace di elaborare immagini a 12fps e di registrare video in Full HD a 1080p. Cercando invece di indovinare le motivazioni del clamoroso ritardo, dobbiamo sottolineare come questo segua a breve distanza l’individuazione, e la parziale risoluzione, dell’annoso problema del Light Peak sulle nuovissime Canon EOS 5D Mark III, è pertanto immaginabile che Canon non voglia rischiare un ulteriore scivolone.
L’entità del rinvio lascia pensare, anche per la EOS-1D X, a un qualche difetto hardware, che potrebbe così spiegare la necessità di ben ulteriori otto mesi di sviluppo. Un semplice problema firmware o di certificazione di conformità non sarebbe infatti sufficiente a giustificare un così lungo rinvio.