Sono trascorsi ormai quasi otto anni dall’assemblaggio dell’ultima fotocamera analogica del gruppo, ma un modello lanciato nel lontano 2000 è rimasto fino ad oggi nel catalogo del brand, sostenuto dall’interesse manifestato da professionisti e appassionati: stiamo parlando della Canon EOS-1V, una reflex a pellicola in formato full frame per la quale l’azienda giapponese annuncia oggi lo stop alla commercializzazione.
La fase di produzione vera e propria è stata interrotta nel 2010, ma negli anni successivi il dispositivo è rimasto in commercio grazie all’elevata disponibilità a magazzino. Ovviamente continuerà a circolare sui circuiti online, sugli store e sui marketplace dove vengono scambiati prodotti di seconda mano. Il comunicato è comparso sul sito nipponico e riporta il titolo “Notifica in merito alle vendite della fotocamera SLR EOS-1V ed estensione del periodo di riparazione per corrispondenza”. Il design della EOS-1V sopravvive ancora oggi con le digitali della gamma EOS (l’acronimo sta per Electro-Optical System). Ecco quanto riportato.
Grazie molte per il vostro supporto ai prodotti Canon. Abbiamo infine deciso di fermare le vendite della fotocamera SLR EOS-1V. Effettueremo le operazioni di riparazione fino al 31 ottobre 2025, anche oltre il periodo di riparazione per corrispondenza stabilito nel contratto di servizio della nostra azienda, con l’intento di migliorare il supporto e il servizio ai clienti che utilizzano il prodotto.
L’uscita di scena della EOS-1V rappresenta per Canon la chiusura di un’era, la conclusione di un capitolo: aveva fatto il suo ingresso nell’industria dell’imaging nel 1937 come Precision Optical Instruments Laboratory, portando sul mercato il modello Kwanon, la prima fotocamera 35 mm con otturatore sul piano focale fabbricata in Giappone, lanciando così la propria sfida a Leica. All’epoca, non producendo obiettivi, era compatibile con le ottiche Nikkor di Nippon Kogaku K.K., la società che poi sarebbe diventata Nikon.