Le più recenti videocamere e fotocamere offrono la possibilità di aumentare la sensibilità ISO fino ad un massimo di 25600 o 51200, valori molto alti grazie ai quali è possibile effettuare scatti e riprese in condizioni di luce molto scarsa. Il risultato finale è però nella maggior parte dei casi rovinato dal rumore, costringendo ad un lavoro certosino di aggiustamento in fase di post-produzione. La soluzione al problema arriva da dispositivi come Canon ME-20F-SH.
Il produttore giapponese la definisce una “multi-purpose camera", ovvero un dispositivo adatto a differenti ambiti di utilizzo. Il suo principale punto di forza è rappresentato dalla capacità di realizzare video Full HD a 60 fps con un’illuminazione minima degli oggetti o dei soggetti inquadrati pari a 0,0005 lux, ovvero quasi completamente al buio per l’occhio umano. Ciò è reso possibile dall’impiego di un sensore CMOS full frame da 35 mm in cui ogni pixel copre un’area pari a 19 micrometri quadrati, 5,5 volte maggiore rispetto a quanto avviene nei modelli di fascia alta già in commercio. Questo si traduce in una sensibilità equivalente a ISO 4.000.000. Manca purtroppo il supporto al formato 4K.
Basta dare uno sguardo al design della ME-20F-SH (102x116x113 mm, 1,1 Kg) per capire che non si tratta di un dispositivo adatto a tutti: è infatti un prodotto indirizzato ai professionisti, per la realizzazione di documentari, riprese in notturna o negli studi televisivi in condizioni di luce scarsa (ad esempio di notte nei reality show). Anche il prezzo non è dei più accessibili: 30.000 dollari, circa 27.300 euro al cambio attuale, con la disponibilità a partire dal mese di dicembre. Sul pannello posteriore sono integrati slot e porte per la connettività: 3G/HD-SDI, HDMI, jack audio da 2,5 e 3,5 mm, RS-422 8-pin per il collegamento di controller e altro ancora. L’attacco è di tipo EF, dunque compatibile con gli obiettivi Canon già in commercio.