La riforma sul Canone della RAI, la tassa sul possesso della TV, è stata messa nero su bianco dal Governo Renzi ma non tutti i tasselli del puzzle sembrano essere ancora stati sistemati. L’ipotesi di un Canone spalmato su rate bimestrali da 16,66 euro sembra ad oggi impercorribile per problemi tecnici. Organizzare un sistema di pagamento attraverso i bollettini della luce richieste una rivoluzione tecnica non percorribile in un paio di mesi. La nuova piattaforma dei pagamenti dovrebbe essere quindi operativa solo da giugno.
Alla luce di questo ritardo non sarebbero state ancora decise le modalità di pagamento della tassa. Il Governo non vorrebbe inserire la tassa in un’anima bolletta a giugno o al più tardi entro agosto, questo per evitare un effetto psicologico da “super bolletta”. Dal canto loro, le aziende energetiche temono che la richiesta del Canone della RAI in un’unica bolletta possa far lievitare le morosità. Al momento il Governo starebbe scegliendo tra due vie, cioè tra spalmare la tassa in due o in tre rate ravvicinate e comunque sempre a partire dal prossimo giugno 2016.
Rimangono, comunque invariate le precedenti disposizioni. La tassa dovranno pagarla gli intestatari della bolletta dell’energia che possiedono la residenza in quell’immobile. Nessun Canone sarà dovuto per le seconde o terze case a meno che non siano intestate a mogli o figli che possiedano una TV in questi immobili. Nel caso arrivasse il pagamento del Canone ad un immobile dove non è presente nessun televisore, gli utenti dovranno effettuare un’autocertificazione da inviarsi tramite raccomandata con ricevuta di ritorno all’Agenzia delle Entrate. Nessuna tassa sarà dovuta ai possessori di un PC, tablet o smartphone.