La marcia di avvicinamento al debutto del Canone RAI in bolletta continua ad essere irta di ostacoli. L’ultimo inghippo arriva da un braccio di ferro tra le aziende elettriche ed il Ministero in materia di risarcimenti ai cittadini. Una questione non da poco perchè le aziende elettriche si chiamano fuori da ogni incombenza visto che la Legge di Stabilità specifica chiaramente che non possono essere identificate come “sostituti d’imposta” e dunque non sono tenute a gestire i rimborsi.
Il problema verterebbe, in particolare, sui rimborsi spettanti ai cittadini esentati al pagamento della tassa sul possesso della TV ma che per qualche ragione hanno dovuto pagarla comunque. Il Ministero dell’Economia, infatti, vorrebbe che a farsi carico del risarcimento fossero le aziende dell’energia che invece rispondono di non volerne sapere. Il nodo da sciogliere sarebbe l’articolo 6 del decreto attuativo. Se, per esempio, una famiglia che non possiede una TV si dimentica di segnalarlo, il caso potrebbero però essere anche diverso, dovrà per forza pagare il Canone che sarà inserito nella bolletta. A questo punto, comunque, questa famiglia potrà chiedere il rimborso della tassa.
L’iter, tuttavia, non è semplice. L’articolo 6 prevede che la famiglia chieda all’azienda elettrica l’indennizzo dei soldi pagati erroneamente. La richiesta poi passerà all’Agenzia delle Entrate che ne dovrà valutare la veridicità, poi all’Acquirente Unico (società pubblica che garantisce le forniture elettriche alle famiglie) che a suo volta rigirerà all’azienda elettrica la richiesta di indennizzo. Questo tortuoso iter avverrà entro il 15 di ogni mese e dovrebbe permettere alle aziende elettriche di rimborsare gli utenti rapidamente.
Tuttavia le società elettriche non intendono farsi carico di questo iter che ritengono macchinoso e costoso. Il Governo sta dunque tentando di convincere le società elettriche attraverso un rimborso forfettario ma la mossa non sembra ripagare in quanto le aziende ne fanno una questione di principio.
Il braccio di ferro, dunque, continua e con l’avvicinarsi di luglio il rischio che il Canone della RAI debutti in bolletta con una gestione tecnico amministrativa ancora non rodata si fa sempre più alto.