Il Governo punta a portare a termine la rivoluzione del Canone della RAI già a partire dal 2016 ma a poco più di due mesi dalla scadenza del pagamento, gli uffici di Roma non avrebbero trovato ancora la quadratura del cerchio su come inserire il pagamento della tassa sul possesso della TV all’interno della bolletta elettrica. I problemi tecnici e legali sarebbero, infatti, ancora molti e le perplessità degli operatori energetici sarebbero tali da suggerire al Governo di cercare per il 2016 una via alternativa.
L’ipotesi che il Governo starebbe vagliando sarebbe dunque quella di frazionare il pagamento del Canone della RAI per il 2016 in due rate. La prima rata, di 50 euro, da pagarsi alla vecchia maniera subito a gennaio attraverso il classico bollettino e la seconda, sempre da 50 euro, da inserire nella bolletta dell’energia. Una volta andati a regime e superate le difficoltà tecniche dell’introduzione del Canone all’interno della bolletta elettrica nel 2017, si cambierebbe ancora. A partire dall’anno successivo, infatti, la tassa sul possesso della TV sarebbe spalmata all’interno delle bolletta dell’energia con rate bimestrali. Il costo del Canone sarebbe, inoltre, destinato, con il tempo, a calare con il progressivo recupero dell’evasione garantita da questa nuova forma di pagamenti. Indiscrezioni parlerebbero di un calo a 80 euro già dal 2017.
Del resto, lo scopo di inserire la tassa sul possesso della TV all’interno della bolletta elettrica ha proprio lo scopo di arginare l’evasione su questa tassa, valutata tra i 500 e i 600 milioni di euro. Includendo il Canone all’interno della bolletta della luce, o strumenti analoghi, il Governo punta a recuperare in toto l’evasione e grazie al maggior gettito la tassa potrebbe esse alleggerita.
Trattasi, comunque, di ipotesi al vaglio, nessuna decisione è stata ufficialmente ancora presa anche se il Governo punta a voler inserire la riforma del Canone nella Legge di Stabilità. Tra i nodi molto delicati ancora da sciogliere, gli aspetti tecnici sulla riscossione del Canone e le eventuali esenzioni sulle seconde e terze case per chi già paga il Canone sull’abitazione principale.