Il 2016 sarà ricordato per la rivoluzione del Canone della RAI il cui pagamento sarà introdotto in bolletta. Una svolta epocale attuata dal Governo Renzi per battere la forte evasione che gravitava attorno a questa tassa. Come oramai assodato, la tassa sul possesso della TV sarà inserita nella bolletta elettrica della residenza principale dei nuclei famigliari.
Il Canone della RAI o tassa sul possesso della TV è collegata, come noto, al fatto di possedere un apparecchio in grado di ricevere le trasmissioni radiotelevisive. Dunque, testo di legge alla mano, è sufficiente possedere una TV per dover pagare la tassa. Tuttavia, l’On. Laura Fasiolo, parlamentare del Pd, ha sottoposto un’interrogazione parlamentare ai ministeri dello Sviluppo economico, dei Trasporti e delle Finanze, sottolineando come all’obbligo di pagamento del Canone dovrebbe corrispondere anche la reale possibilità di poter accedere al servizio radiotelevisivo, con la possibilità di ricevere i canali TV ed in particolare quelli del servizio pubblico. La posizione dell’On. Laura Fasiolo è corretta. In Italia, a causa della sua particolare morfologia, molte località montane non hanno accesso al segnale TV e gli abitanti sono costretti ad investire molte centinaia di euro per installare parabole o altre soluzioni tecniche per poter ricevere le trasmissioni TV.
Un divario digitale importante che l’On. Laura Fasiolo chiede di equilibrare e di risolvere e nel frattempo di garantire a questi abitanti italiani la possibilità di ottenere uno sconto sul Canone. L’On. evidenzia, dunque, che se il segnale non arriva o arriva in quantità scarsa e che se i cittadini sono costretti di loro iniziativa a spendere molti soldi per poter guardare la televisione, in attesa che il divario digitale sia colmato sarebbe corretto riconoscere loro uno sconto su di un servizio che di fatto ricevono solo in parte.
Una posizione corretta che comunque rischia di infrangersi contro la legge che prevede il pagamento del Canone solo per il fatto di possedere una TV. L’auspicio è che i Ministeri competenti valutino seriamente la questione e prendano provvedimenti in tal senso anche con l’obiettivo di garantire un servizio efficiente a tutti i cittadini.