«La Free Software Foundation è orgogliosa di annunciare la creazione del “GPL Version 3 Development and Publicity Project“. Il progetto coinvolgerà migliaia di organizzazioni, sviluppatori e utenti da tutto il mondo durante il 2006 con l’obiettivo di rinnovare la più popolare licenza per software libero al mondo». Con queste parole arriva dalla FSF Europe l’annuncio dell’apertura dei lavori per la creazione della GPLv3 e fin da subito la spada è puntata contro il software proprietario in difesa dell’identità del Free Software.
Richard Stallman operò la prima redazione della GNU General Public License (GPL) nel 1991 ed ora toccherà nuovamente a lui redigere la nuova versione entro il Dicembre 2005. Il 2006 sarà poi interamente dedicato alla discussione della licenza al fine di migliorare in modo “open” i dettagli del testo ufficiale che regolerà le licenze free per il prossimo futuro.
Secondo alcune indiscrezioni raccolte e riportate da Reuters, la bozza della nuova GPL potrebbe contenere importanti norme volte a penalizzare l’uso dei brevetti e dei dispositivi di Digital Right Management. Georg Greve, Presidente della Free Software Foundation Europe sospira ad una sorta di «tassa culturale» che sostituisca i DRM per detronizzare l’idea di una produzione artistica sotto brevetto: la nuova GPL potrebbe dunque esplicitamente penalizzare l’uso di particolari dispositivi da parte di aziende interessate alla distribuzione sotto licenza Free.
Peter Brown, responsabile FSF Europe, battezza il nuovo progetto vedendo in esso anche una importante occasione per portare nuova linfa comunicativa attorno al movimento open source. La parola torna ora a Stallman, dalle cui mani passeranno nuovamente i destini del mondo informatico basato sul software libero.