Nell’affare Yahoo spunta un nome nuovo: Jonathan Miller, ex-Chief Executive America OnLine, si starebbe muovendo nell’ombra per cercare di raccogliere quanto necessario per rilevare nella sua totalità (o quantomeno in parte) la proprietà Yahoo. La voce giunge dal Wall Street Journal e, ovviamente, le quotazioni YHOO schizzano nuovamente in borsa iniziando l’ennesimo saliscendi legato ai rumor sulla possibile transazione dell’azienda.
L’abbandono di Jerry Yang sembra aver riacceso i desideri latenti nei confronti dell’azienda di Sunnyvale. Microsoft è tornata a muoversi, sia pur se parlando di limitati accordi e non di acquisizione, ed ora è un pezzo grosso di AOL a fare la propria parte. Miller starebbe cercando circa 30 miliardi di dollari per poter offrire da 20 a 22 dollari per azione, il tutto presumibilmente tramite la partecipata Velocity Interactive Group. Ad oggi le azioni YHOO valgono 11.5 dollari, già un dollaro in più rispetto alle ore precedenti al report del WSJ, dunque una eventuale offerta di 20 dollari o più sarebbe oltremodo premiante e potrebbe favorire il passaggio di mano (occorre però ricordare che l’iniziale offerta Microsoft rifiutata da Yang era di 31, aumentata poi a 33, dollari per azione).
Il mercato soffre oggi di una grave carenza di liquidità. Per questo motivo trovare capitali freschi per una acquisizione di tale caratura appare cosa oltremodo complessa. Miller ci sta provando e, se la cifra raccolta giungesse anche solo a cifre minori, un contatto potrebbe avere luogo per verificare la fattibilità di un accordo. Nelle ore scorse, intanto, un possibile acquirente si è defilato: Nokia, all’atto della presentazione dell’N97, avrebbe negato le voci di un possibile interessamento nell’affare, tirandosi così fuori dalla mischia e preferendo accordi di partnership a complesse (e rischiose) operazioni di acquisizione.
Il viaggio di Miller alla ricerca di liquidità sarebbe partito da oriente: Dubai e India le mete preferenziali, il tutto a seguito di un accordo con i vertici Yahoo avvenuto nei giorni scorsi per sondare il campo nel momento in cui il gruppo sta cercando un nuovo nome da apporre al vertice del gruppo in sostituzione del dimissionario Yang.