Siamo abituati a pensare al car sharing come a un servizio offerto a chi vive e si muove in città. Una piattaforma per il noleggio dei veicoli a disposizione di tutti, che potenzialmente rende superflui l’acquisto e il mantenimento di un mezzo di proprietà. Un modello che spinge il passaggio dal tradizionale concetto di ownership a quello di usership, in piena ottica mobility as a service. Si tratta però di forme di business gestite perlopiù da aziende o, in alcuni casi, da amministrazioni locali. Il prossimo step evolutivo di questo approccio a una forma di mobilità connessa e innovativa consisterà nel rendere chiunque protagonista di entrambe le facce della medaglia: tutti potranno affittare un’automobile, ma anche metterla a disposizione degli altri.
Il progresso tecnologico abiliterà scenari di questo tipo. Una dimostrazione concreta arriva dalla partnership siglata tra la divisione Automotive di Ericsson e Lynk & Co, automaker che quest’anno avvierà la commercializzazione del SUV 01. Si tratta di un sistema che, basandosi su un’infrastruttura cloud, metterà in comunicazione i proprietari dei veicoli con chi li sta cercando.
Lo scambio delle informazioni avviene tramite un’applicazione, Share my Car, integrata nel sistema di infotainment a bordo della vettura e da installare sui dispositivi mobile. Chi possiede l’auto stabilisce un lasso di tempo in cui offrire il noleggio (ad esempio quando si trova in ufficio o a casa) e con chi effettuare la condivisione (amici, colleghi, chiunque). Una volta avviata la fase di sharing, il veicolo può essere prenotato da chi si trova nelle vicinanze. Il funzionamento è ben spiegato dal video in streaming di seguito.
La consegna delle chiavi è resa superflua dall’impiego della Digital Key messa a punto dall’automaker. Non è più un dispositivo fisico a garantire l’accesso all’abitacolo, bensì un sistema smaterializzato, invisibile, smart. Queste le parole di Alain Visser, presidente di Lynk & Co.
La connettività è nel DNA di Lynk & Co ed è al centro della proposta del nostro marchio. Le nostre vetture sono costruite su una serie di tecnologie fondamentali ed Ericsson è ovviamente un partner d’eccellenza per lo sviluppo della nostra macchina digitale. La soluzione della “chiave digitale” è nata da un innovativo sforzo di progettazione congiunta e, attraverso la tecnologia cloud, siamo in grado di offrire ai nostri clienti un servizio completo e nuove funzionalità.
Una volta riconsegnato il mezzo, il proprietario viene avvisato con una notifica sullo smartphone e può attribuire un rating a chi lo ha guidato, così che il giudizio possa essere consultato dall’intera community. L’infrastruttura che gestisce tutti i dati è realizzata da Ericsson (è solo una delle molte soluzioni innovative in arrivo con l’era del 5G) e fa leva sulle competenze del gruppo svedese nel campo della Internet of Things, come sottolinea Charlotta Sund, Head of IoT.
Combinando la nostra esperienza unica nell’IoT e nel cloud con la profonda conoscenza del mercato automotive di Lynk & Co siamo stati in grado di sviluppare congiuntamente una piattaforma sicura e affidabile necessaria all’azienda per mantenere la promessa alla base del loro marchio. Inoltre la partnership ha un impatto positivo sul nostro core business portando ulteriore traffico nelle reti che forniamo. Questa è la prova della nostra capacità di guidare l’innovazione del business in alcuni dei nuovi settori emergenti che stiamo esplorando.