La rete telefonica italiana potrebbe non essere in grado di reggere la domanda di traffico Internet che si avrà tra due o tre anni. Ad affermarlo è Francesco Caio, consulente del Governo Italiano, in seguito ad un’indagine conoscitiva svolta proprio sulla banda larga.
Ancora una volta il dito è puntato contro Telecom Italia, rea di non aver investito abbastanza, ma non solo. Torna infatti a galla il solito problema: a differenza di quanto avviene altrove, in Italia la maggior parte delle zone mancano di una rete di accesso diversa da quella di Telecom, un fattore che, stando alla relazione di Caio, limiterebbe gli investimenti in nuove tecnologie.
Occorre quindi investire in infrastrutture, non solo per aumentare la capacità della rete, ma anche per estendere il territorio servito dalla banda larga.
Riguardo al cosiddetto “Digital Divide Geografico” non esiste un’unica soluzione valida, ma occorre affiancare le tecnologie radio alle tradizionali forniture via cavo.