Carlo Verdone approfitta di un’intervista al “Corriere della Sera” per scagliarsi contro la pirateria e il P2P.
Se continua così, la pirateria tra dieci anni metterà al tappeto le sale cinematografiche. Alcune stanno già chiudendo
In particolare, il famoso attore e regista romano punta il dito contro il filesharing e i siti di streaming:
C’era tutta la mia vita professionale. Gratis. E illegalmente. Oltre al diritto d’autore, si colpisce un’industria che rischia di lasciare per strada migliaia di lavoratori. E noi lavoreremo solo per la TV. È terribile, è la solitudine e l’impotenza dello spettatore di fronte a un mezzo bello e potente come strumento di conoscenza, ma distruttivo, come il computer. Che entra dappertutto e, messo nelle mani di chiunque, diventa una bomba atomica
Lo stesso Corriere della Sera porta a favore delle tesi di Verdone alcuni dati Eurispes secondo cui il 25% dei navigatori italiani ha avuto accesso o abitualmente esegue download illegali, portando ad un danno per l’industria cinematografica di circa 500 milioni di euro.