In un momento in cui l’interesse intorno alla creazione di siti per la navigazione mobile della rete è in crescita, comincia a porsi in maniera sempre più serio il problema della sicurezza, specialmente calcolando che eventuali problemi iniziali potrebbero spaventare i consumatori e ritardare ancora di più l’adozione della tecnologia.
Per evitare il peggiore degli scenari alcuni grandi carrier di tutto il mondo si sono uniti in un consorzio chiamato OMTP (Open Mobile Terminal Platform) concepito per promuovere l’evoluzione e lo sviluppo dell’internet per telefoni cellulari senza però perdere mai di vista il problema e i rischi connessi alla sicurezza. Così l’OMTP ha dato subito vita al progetto BONDI cui hanno aderito Vodafone, H3G, AT&T, T-Mobile, Telenor, Telefónica e Telecom Italia.
Si tratta di un tentativo di «creare armonia tra le diverse iniziative proprietarie e aperte [ogni riferimento a Open Social è puramente casuale, ndr] e minimizzare le possibilità di una frammentazione tecnologica». Nella pratica i risultati dovrebbero essere la creazione di interfacce pratiche per gli utenti su cui basarsi per i siti HTML mobile. Il progetto BONDI non intende sacrificare l’avanzamento tecnologico o l’evoluzione della navigazione via cellulare. Al contrario, ritiene che l’evoluzione in questione debba passare attraverso una presa di coscienza più seria dei problemi legati alla sicurezza e alla protezione dei dati, al pari di come avviene per i pc.
Il problema sarà semmai quando, se e come gli standard promossi da BONDI saranno utilizzati. Alla fine la differenza la faranno gli sviluppatori nel decidere se allinearsi o meno, una categoria che, occorre ricordarlo, non è fatta solo di impiegati e lavoratori ma anche e molto di indipendenti.