La fase della sperimentazione della nuova Carta di Identità Elettronica (CIE) è stata conclusa e adesso, a partire dal 4 luglio, i cittadini italiani potranno iniziare a richiederla. Il cambio costerà 13,76 euro oltre IVA e oltre i diritti fissi e di segreteria già previsti, dovuti ai Comuni (per un totale di circa 22 euro). La nuova Carta di Identità Elettronica non sarà però disponibile immediatamente per tutti i comuni italiani: i primi cittadini che potranno richiedere la nuova CIE sono quelli che risiedono nei comuni dove è stata avviata la fase di sperimentazione. La scelta di partire da queste realtà territoriali appare ovvia ed è da ricercarsi nell’esperienza che le amministrazioni hanno già maturato con le nuove carte di identità elettroniche.
A partire dal 4 luglio saranno più di 200 i comuni dove i cittadini potranno richiedere la nuova CIE. In Italia, si ricorda, sono più di 8000 i comuni esistenti. Tra le prime realtà si evidenziano Roma, Milano, Napoli, Torino, Bologna, Firenze, Genova, Trento, Bolzano, Trieste, Venezia, Bari e Lecce. L’elenco dei primi comuni è disponibile a questo indirizzo. Dal 4 luglio al 16 settembre è prevista la consegna delle nuova infrastrutture telematiche in questi comuni che permetteranno così l’erogazione delle nuove CIE. Contestualmente inizieranno i corsi di formazione dei dipendenti comunali che serviranno per spiegare loro tutte le procedure da adottare per la gestione delle nuove Carte di Identità Elettroniche.
Una volta che i comuni si saranno attrezzati ed inizieranno ad erogare le nuove CIE, le vecchie Carte di Identità in formato cartaceo non potranno più essere rilasciate. Tutte le Carte di Identità sino a qui rilasciate nel vecchio formato rimarranno normalmente valide sino alla loro data di scadenza.
Attraverso la nuova infrastruttura, i comuni potranno raccogliere i dati biometrici del cittadino che serviranno per l’erogazione della CIE. In particolare: elementi biometrici primari; elementi biometrici secondari; firma autografa nei casi previsti; autorizzazione o meno all’espatrio. I cittadini maggiorenni potranno anche aggiungere la propria autorizzazione alla donazione di organi in caso di morte.
Tutti i dati raccolti saranno inviati per la certificazione al Centro nazionale dei servizi demografici (CNSD) ubicato presso il Ministero dell’Interno, che a sua volta li trasmetterà all’IPZS per la stampa e consegna della Carta di Identità Elettronica all’indirizzo indicato del cittadino.
Le modalità di richiesta del nuovo documento elettronico sono le medesime di quello cartaceo e cioè solamente in caso di primo rilascio, deterioramento, smarrimento o furto del documento di identificazione.
Attraverso il portale www.cartaidentita.interno.gov.it, il cittadino potrà ottenere maggiori informazioni sulle modalità di rilascio del nuovo documento e prenotare l’appuntamento con gli uffici comunali.