Si chiamano “Cashback di Stato – Italia, l’originale” e “Cashback di Stato Italia”, e costano rispettivamente 0,99€ e 0,49€, ma dietro a questi nomi si celano due applicazioni che nulla hanno a che vedere con l’iniziativa varata dal governo italiano. Eppure, stando alla lista delle app più scaricate negli ultimi giorni sullo store di Apple, risultano tra quelle con più download.
Migliaia di italiani, evidentemente scambiandole per quella dello Stato, stanno di fatto scaricando l’app sbagliata. Quella corretta, infatti, è l’applicazione IO dei servizi pubblici, disponibile gratuitamente per i dispositivi iOS e Android a questo indirizzo.
Attenti all’app giusta
Come abbiamo riportato nei giorni scorsi nel nostro speciale su come aggiungere una carta alla app IO, è infatti da lì che si potrà tenere traccia delle transazioni eseguite, e dunque valide, per il Cashback di Stato. Le due disponibili nello store Apple, invece, come del resto specificato nella descrizione stessa delle applicazioni, servono solo per calcolare la quantità di denaro che verrà rimborsata facendo, appunto, spesa e pagando con una carta di credito o PagoBANCOMAT. Un’operazione fattibile semplicemente con una calcolatrice o “a mano”, con carta e penna.
Il Cashback di Stato, lo ricordiamo, ha sulla carta l’obiettivo di incentivare l’utilizzo dei pagamenti digitali e quindi di limitare il più possibile l’evasione fiscale, incoraggiando la popolazione all’uso di carte di credito o carte di debito, in “cambio” di un rimborso del 10%, fino ad un massimo 150 euro, sugli acquisti effettuati nei negozi fisici, entro il 31 dicembre 2020.