Il fenomeno delle cassette musicali si afferma sempre più sul mercato, divenendo ufficialmente il nuovo e gettonato revival dei supporti analogici. Dopo il vinile, ormai diventato uno dei formati audio più venduti al mondo, anche il vecchio nastro resuscita dalle proprie ceneri. Se n’è parlato qualche mese fa, quando diversi impianti hanno riavviato la produzione, con una timida ma importante domanda a inizio 2018. E ora arriva un’ulteriore conferma: nel corso di quest’anno, la distribuzione è aumentata del 90%.
Qualche avvisaglia si è vista nel corso dei recenti Black Friday e Cyber Monday: diversi store online hanno proposto offerte esclusive, sia per musicassette vergini che preregistrate, dei più svariati artisti. E il mercato dell’usato naviga a gonfie vele su portali come eBay, con una richiesta sempre in crescita. Secondo un’analisi condotta dall’Official Charts Company, nei primi sei mesi del 2018 il mercato del nastro nel Regno Unito è cresciuto del 90% rispetto all’anno precedente. Un grande risultato, se si considera come nel 2017 siano stati venduti soltanto 22.000 nastri su tutto il territorio britannico.
Secondo quanto riferito da Louder, la rinascita delle cassette starebbe giovando principalmente alla musica elettronica e agli artisti indipendenti. La produzione è abbastanza economica – a volte addirittura domestica – e permette ai musicisti di farsi conoscere a un nuovo pubblico senza dover necessariamente passare dai canonici canali di distribuzione.
Non è dato sapere, però, se il trend sia destinato a durare. Mentre per il vinile, oltre al fascino del giradischi, gli utenti possono approfittare di una buona qualità audio sulla gran parte degli impianti, il discorso non è così automatico per le cassette. Questi supporti sono certamente in grado di garantire una buona riproduzione, ma bisogna prestare attenzione alla qualità del nastro e alla tipologia di lettore impiegato. Non resta che vedere come evolverà questa rinascita.