Svolta positiva per il progetto che punta a digitalizzare l’Italia. La Conferenza Stato-regioni ha dato finalmente il via al tanto atteso catasto delle infrastrutture. L’annuncio è stato dato dal sottosegretario allo Sviluppo Antonello Giacomelli che ha evidenziato come la nascita del catasto permetterà di abbattere i costi della posa della fibra ottica per la realizzazione delle nuove infrastrutture a banda ultralarga.
Il sistema informativo del catasto delle infrastrutture sarà gestito dal ministero dello Sviluppo economico e al suo interno troveranno posto tutte le informazioni concernenti le infrastrutture presenti sul territorio, sia nel sottosuolo che nel sopra suolo e permetterà di velocizzare lo sviluppo delle reti in fibra ottica a banda ultralarga e risparmiare sui costi di posa della fibra. Le amministrazioni pubbliche avranno a disposizione 180 giorni dalla pubblicazione del decreto per comunicare le informazioni al Sinfi, 90 i giorni, invece, a disposizione degli operatori. La realizzazione di un catasto delle infrastrutture fa parte del Piano nazionale per la banda ultralarga approvato dal Consiglio dei Ministri italiano.
L’auspicio è che adesso, il catasto delle infrastrutture si faccia davvero e che tutti collaborino attivamente per crearlo e mantenerlo aggiornato. Della necessità di possedere un catasto delle infrastrutture se ne parlava da moltissimi anni, cioè da quando in Italia si discute di abbattere il digital divide. Purtroppo, nonostante la dichiarata necessità di realizzare un sistema informativo che contenesse tutte le infrastrutture di rete esistenti, il progetto è stato rimandato molte volte per tanti anni, sino ad ora.
In Italia, infatti, esistono molte infrastrutture compatibili con l’utilizzo della banda ultralarga, come migliaia di chilometri di fibra posata ma spenta, non ancora utilizzate e spesso dimenticate. Adesso, grazie al catasto, chi si occupa della digitalizziate del paese potrà scoprire dove si nascondono queste infrastrutture non ancora utilizzate e che potranno rendere più rapida la costruzione delle nuove reti di ultima generazione per portare la banda ultralarga davvero a tutti.