Causa contro gli store Apple e HP

Una società del Texas accusa Apple e HP di utilizzare senza licenza alcuni suoi brevetti per la personalizzazione degli acquisti online attraverso i loro store. Richiesti un consono risarcimento e l'immediata sospensione dell'attività degli store
Causa contro gli store Apple e HP
Una società del Texas accusa Apple e HP di utilizzare senza licenza alcuni suoi brevetti per la personalizzazione degli acquisti online attraverso i loro store. Richiesti un consono risarcimento e l'immediata sospensione dell'attività degli store

Non sembrano conoscere sosta negli Stati Uniti le cause legali intentate per le dispute legate alla violazione dei brevetti. Attraverso queste iniziative, spesso le piccole società cercano di spuntare ingenti risarcimenti da parte dei colossi dell’informatica statunitensi. È il caso di Apple e HP, da poco citate in giudizio da una piccola società per aver utilizzato senza le opportune licenze alcuni suoi brevetti.

Durante la scorsa settimana, Clear With Computers (CWC) ha depositato la documentazione per una causa contro Apple e HP presso l’Eastern District Court del Texas. Secondo la società, i due colossi dell’informatica avrebbero ripetutamente violato un paio di suoi brevetti attraverso i loro store online. CWC afferma, infatti, di aver brevettato alcuni anni fa un sistema per personalizzare la configurazione hardware dei personal computer al momento dell’acquisto nei negozi sul Web. Secondo la società del Texas, Apple e HP avrebbero introdotto tale sistema nei loro store online senza richiedere alcuna licenza per l’utilizzo.

Attraverso la causa depositata in tribunale, CWC ha richiesto l’immediata cessazione delle attività online di Apple e HP che violano i suoi brevetti e, naturalmente, esige un consono risarcimento per i danni subiti dal mancato pagamento delle licenze nel corso degli ultimi anni. La querelle legale si presenta, comunque, non poco controversa. Ormai da numerosi anni, infatti, i principali produttori di dispostivi informatici adottano sistemi analoghi a quelli brevettati da CWC per consentire ai loro utenti di personalizzare la configurazione dei computer che intendono acquistare.

Tale prassi non interessa solamente Apple e HP, ma anche numerosi altri produttori tra cui spicca Dell, uno dei principali soggetti nell’industria informatica per volume di vendite, anche attraverso i suoi store online. Mentre, al momento, Apple e HP hanno preferito non rilasciare alcuna dichiarazione in merito, CWC sembra essere determinata a proseguire senza particolari riserve l’incerto iter giudiziario da poco avviato. La piccola società del Texas potrebbe mirare a un accordo privato con i due colossi dell’informatica.

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