RealNetworks, ex-incubo Microsoft ai tempi della condanna europea nel noto caso antitrust, potrebbe presto diventare la spina nel fianco di Steve Jobs e della sua Apple. Tutto nasce da un’iniziativa che, tentando di aggirare la giurisprudenza approfittando dei cavilli legali utilizzabili, punta a dissolvere il legame biunivoco che lega iTunes e iPod. Il “come” è tutto racchiuso nel cosiddetto “reverse engineering“, tecnica similare a quella usata da RealNetworks per sfondare la non-compatibilità del lettore iPod.
La strategia di mercato di Rob Glaser è chiara: sfruttando la nuova compatibilità con il lettore Apple (piattaforma regina del settore), RealNetworks tenta di ottrarre parte del mercato al Music Store iTunes attirando utenti sul proprio analogo servizio online (Rhapsody). L’affronto è oggi ancor più stuzzicante se ripensato alla luce del «perchè dovremmo allearci con i numeri due?» di Steve Jobs di poco antecedente. Una volta istituito un ponte tra Rhapsody e iPod, alcuni “rumors” danno per possibile un calo dei prezzi dagli attuali 99 centesimi a 79, istituendo così una reale concorrenza in grado potenzialmente di incrinare l’impero Apple.
Il tutto dovrebbe essere ufficializzato nelle prossime ore. Il software di conversione dei file (rendendoli compatibili con iPod) si chiamerà Harmony, e mimerà tecnicamente la protezione standard Apple al fine di attuare la compatibilità dei file. Tutto ciò sembra però essere esplicitamente proibito dai termini di licenza Apple, dunque il tutto potrebbe risolversi in una causa legale dai risvolti decisamente importanti: il mercato della musica digitale è in fase di crescita esponenziale, e gli equilibri di oggi determineranno la concorrenza di domani.
RealNetworks, nel frattempo, allontana le polemiche asserendo come il tutto sia in perfetta regola, «altrimenti non avremmo fatto tutto ciò». In molti colgono l’occasione per applaudire se non altro all’etica della scelta dell’azienda di Glaser: vincolare i Music Store a precisi lettori digitali si sta configurando come un forte vincolo al mercato e soprattutto alla libertà degli utenti. Sfondare questo principio rappresenterebbe un input decisivo ai fini della crescita di un settore più equilibrato e meno controllato da cartelli dominanti.
«La compatibilità è la chiave per portare la musica digitale alle masse», parola di Rob Glaser. Va precisato come Harmony, pur attaccando in particolare il lettore Apple, non fa distinzioni di sorta e punta in nome della compatibilità a portare i brani Rhapsody su tutti i maggiori lettori di musica digitale (Creative, Rio, eccetera).