Un gruppo di ricercatori cinesi e statunitensi è riuscito a stampare in 3D delle cellule tumorali per la prima volta in assoluto, così da simulare realisticamente un cancro. Tale rappresentazione di un tumore potrebbe aiutare gli studi sulla malattia e i relativi trattamenti farmacologici, i ricercatori hanno detto.
Per costruire la struttura simile a quella tumorale, i ricercatori hanno creato una griglia fatta di gelatina, proteine e cellule di cancro cervicale, che ricrea le proteine fibrose che compongono la matrice extracellulare di un tumore. La griglia è ampia dieci millimetri di lunghezza e larghezza ed è ricoperta dalle cellule Hela, ovvero quelle cellule tumorali “immortali” più studiate nelle ricerche su tale malattia, capaci di moltiplicarsi all’infinito.
Oltre a testare se le cellule sono sopravvissute dopo la stampa in 3D, i ricercatori hanno anche osservato come siano riuscite a crescere nel giro di pochi giorni fino a raggiungere una forma sferica, nonché quanto resistano ai farmaci anti-cancro. I risultati hanno svelato che il 90% delle cellule tumorali sono rimaste vitali anche dopo il processo di stampa, ma soprattutto dimostrato che la struttura stampata in 3D è più realistica rispetto a quelle finora stampate in 2D.
«Con una maggiore comprensione di questi modelli 3D, potremo usarli per studiare lo sviluppo, l’invasione, le metastasi e il trattamento del cancro usando le cellule tumorali specifiche dei pazienti», ha specificato Wei Sun, ricercatore e professore presso la Drexel University di Philadephia. «Potremo usare questi modelli anche per testare l’efficacia e la sicurezza delle nuove terapie di trattamento dei cancro e di nuovi farmaci contro il cancro». Notevole notare come la tecnologia delle stampanti 3D, in crescente diffusione, stia fornendo un innovativo aiuto anche in campo medico, con i vari scienziati al lavoro per capire come sfruttarne le potenzialità per la salute delle persone.