Censis: TV, DTT e diffusione dei media in Italia

Censis: gli italiani, in particolare i più giovani, preferiscono utilizzare più mezzi di comunicazione per acquisire informazioni.
Censis: TV, DTT e diffusione dei media in Italia
Censis: gli italiani, in particolare i più giovani, preferiscono utilizzare più mezzi di comunicazione per acquisire informazioni.

Il 45° rapporto Censis sulla situazione sociale dell’Italia dipinge una popolazione che sceglie ancora la televisione come principale mezzo di informazione, ma la disponibilità dei nuovi media sta spingendo gli utenti sempre più verso la creazione di un proprio palinsesto personalizzato, costituito dalle notizie acquisiti da vari canali.

Secondo i dati raccolti nel capitolo “Comunicazione e media”, il 97,4% degli italiani si informa attraverso la TV, una percentuale molto alta raggiunta anche grazie alla progressiva diffusione del digitale terrestre (76,4% della popolazione), che consente di scegliere tra un numero di canali maggiore rispetto alla vecchia televisione analogica. L’uso del satellite, invece, rimane costante (35,2%), mentre cresce del 2,6% l’accesso alla web TV, un dato incoraggiante anche se la percentuale di questo mezzo di comunicazione rimane basso (17,8%).

Molto elevato il numero di italiani che ascolta la radio (80%), attraverso l’autoradio (65,2%), Internet (8,4%) e cellulare (7,8%). Continua invece la crisi dei quotidiani (-19,2% rispetto al 2007), in parte mitigata dalle versioni online che hanno raggiunto il 18,2% di utenti con un aumento dello 0,2%. Resistono i settimanali (28,5% di utenza), apprezzati più dalle donne che dagli uomini.

I libri cartacei vengono preferiti dal 56,2% degli italiani, mentre gli eBook sono ancora un prodotto di nicchia (1,7%), anche se l’arrivo in Italia del Kindle potrebbe portare a un incremento di questa percentuale in poco tempo. Leggera flessione per i cellulari (-5,5% in due anni), ma cresce il numero di persone (giovani in particolare) che utilizza uno smartphone (+3,3%).

I dati pubblicati dal Censis riprendono quelli già diffusi a luglio e inclusi nel 9° Rapporto Censis/Ucsi sulla comunicazione.

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