Abbiamo già parlato più volte in passato su queste pagine dell’Istituto Italiano di Tecnologia come di una realtà d’eccellenza, costantemente al lavoro su ricerca e progetti sperimentali legati ai nuovi sistemi di connettività e alla robotica. In quest’ultima categoria rientra anche l’iniziativa che ha portato alla realizzazione di Centauro.
Si tratta di un’unità che per la sua conformazione richiama alla mente l’omonima figura della mitologia greca, metà cavallo e metà uomo. È pensata per entrare in azione nelle situazioni di emergenza, svolgendo compiti e mansioni che metterebbero altrimenti in pericolo l’incolumità degli operatori. Nel filmato dimostrativo in streaming di seguito la si può vedere spostarsi sulle quattro ruote posizionate alle estremità delle zampe, sollevare e spostare un peso, emulare le gesta di un karateka e spezzare un asse di legno con un movimento preciso del braccio. Il robot è alto circa 1,5 metri e pesa 93 Kg.
Sarà in grado di muoversi in ambienti costruiti dall’uomo e compromessi come l’interno di un edificio o una scala, anche se ricoperti da detriti o parzialmente distrutti.
Per la realizzazione, l’istituto genovese ha fatto ricorso anche all’impiego delle stampanti 3D, ottenendo così le protezioni in plastica posizionate su tutto il corpo. A bordo è presente una batteria con capacità sufficiente per garantire 2,5 ore di funzionamento continuato. Va precisato che le azioni di Centauro non sono coordinate da algoritmi o intelligenza artificiale (almeno per il momento), ma necessitano del controllo remoto di un operatore. Secondo l’IIT, il robot è in grado di percepire l’ambiente che lo circonda e di conseguenza suggerire le azioni da compiere sfruttando un’interazione basata sulla realtà aumentata.
Il progetto, finanziato da fondi dell’Unione Europea, è basato sul design di Momaro, unità presentata dall’Università di Bonn al DARPA Robotics Challenge.