Lanciata durante lo scorso mese di ottobre, la Google TV non è finora riuscita a riscuotere il successo atteso in quel di Mountain View. Le vendite stentano a decollare, diversi nomi importanti del mondo dell’intrattenimento multimediale hanno sbarrato la strada ad ogni possibile via di collaborazione con Google ed in più la situazione con i partner non sembra delle più floride. Ai dubbi nati nelle scorse settimane con Sony sembrano infatti aggiungersi altri problemi con aziende pronte a lanciare la propria soluzione per la Google TV al CES 2011.
L’evento che si terrà a Las Vegas agli inizi del prossimo mese di gennaio sembrava la location perfetta per l’ufficializzazione da parte di Toshiba, LG, Sharp e Vizio dei nuovi televisori basati sulle tecnologie realizzate dal colosso delle ricerche. Con una mossa a sorpresa Google ha però invitato i quattro produttori a desistere, considerando l’ipotesi di uno slittamento a data da destinarsi. Le motivazioni, a quanto pare, sarebbero fortemente legate all’aspetto software della Google TV. L’aspetto, quindi, di cui è responsabile Mountain View.
Gli ingegneri Google non sembrano entusiasti della piattaforma software realizzata finora, necessitando dunque di ulteriore tempo per ottimizzare il tutto al fine di poter lanciare sul mercato un dispositivo completo, funzionale e in grado di soddisfare le esigenze dei clienti. Interrogati in merito alla vicenda, i portavoce delle aziende coinvolte hanno smentito l’intenzione di voler annunciare nuovi prodotti al CES 2011: tali dichiarazioni hanno tutta l’aria di voler essere una rapida giustificazione ad un cambio di rotta che ha lasciato spiazzati anche i partner già assoldati da Google.
L’accaduto potrebbe avere importanti ripercussioni sul progetto Google TV: bloccando il lancio dei dispositivi Google in occasione di un evento come il CES si impedisce alle quattro aziende di promuovere una propria soluzione in tempo utile per anticipare la concorrenza, rimandando peraltro il tutto ad una data non ancora nota.
L’intenzione del gruppo di Mountain View di miscelare i contenuti tradizionalmente presenti su ogni apparecchio televisivo con quelli provenienti dal web, includendo inoltre l’installazione di software aggiuntivi in grado di trasformare la TV in una vero e proprio dispositivo in grado di navigare e sostituire per certi versi soluzioni desktop e laptop, va dunque a cozzare contro alcuni limiti che gli ingegneri non sono ancora stati in grado di superare. Nasce ora più di un dubbio sulla bontà dell’idea di lanciare una Google TV ancora piuttosto acerba invece di continuarne lo sviluppo a porte chiuse fin quanto i cantieri non fossero stati chiusi definitivamente.
La fretta potrebbe esser stata cattiva consigliera ed a pagarne il conto potrebbero essere i partner stessi del progetto.
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