Il CES 2012 sarà per Microsoft l’ultimo di una lunga serie. Microsoft non abbandona l’evento e conferma la propria partecipazione negli anni a venire, ma a cambiare sarà il modo in cui il gruppo sfrutterà l’evento: come una grande vetrina, insomma, invece di occasione principale per una keynote destinata ai maggiori annunci dell’anno.
Per il CES non è una bocciatura, insomma, ma un declassamento. E tutto ciò non per demeriti particolari (il CES è uno degli ultimi grandi eventi tecnologici ancora significativi), quanto piuttosto per un disallineamento a livello di finalità e timing. Microsoft, insomma, spiega di voler cambiare le proprie strategie e di avere pertanto nuove necessità da assecondare. In questo cambiamento il CES viene a perdere il proprio ruolo centrale e Microsoft decide pertanto che è venuto il momento di dare una svolta al modo di comunicare il proprio futuro e le proprie novità.
Al CES 2010 Steve Ballmer presentò un tablet che ad un anno di distanza non è ancora giunto sul mercato né mai lo sarà. Al CES 2011 il CEO di Redmond dovrà evidentemente dare qualche spiegazione alla platea, ma al contempo avrà a disposizione il pubblico del CES per l’ultima volta. L’ultima keynote sarà probabilmente dedicata a Kinect e Windows Phone, con un cenno all’arrivo di Windows 8 e dei riscontri che potrà avere in ambito tablet.
Il rapporto tra Microsoft ed il CES è durato due decenni, ma il cambiamento del mercato e la necessità di ottimizzare tempi e modi dei propri annunci ha costretto le parti ad una evoluzione del rapporto. Il 9 gennaio Microsoft chiuderà una parentesi. E ne aprirà un’altra.