Al CES 2019 di Las Vegas, Hyundai ha mostrato la sua idea di mobilità del futuro. In particolare, l’azienda automobilistica ha voluto presentare la sua idea per rendere più efficiente il futuro dell’industria del primo soccorso. La necessità di un trasporto efficiente, rapido e resiliente per l’assistenza in caso di calamità è il motivo che ha portato Hyundai a sviluppare il primo veicolo con gambe mobili e robotizzate. Hyundai Elevate è il primo Ultimate Mobility Vehicle (UMV), che unisce le tecnologie presente sulle auto elettriche e nei robot consentendo di superare i limiti del terreno anche fuoristrada o nelle zone più impervie.
Il prototipo Hyundai Elevate si basa su una piattaforma EV modulare con la possibilità di adottare differenti carrozzerie a seconda della specifica situazione. L’architettura della gamba robotizzata ha cinque gradi di libertà oltre ai motori sul mozzo di ogni ruota ed è abilitata dai più recenti e avanzati attuatori elettrici. Grazie alla confermazione, il veicolo può viaggiare a un’andatura da rettile o da mammifero, muovendosi in qualsiasi direzione.
Le gambe possono anche essere riposte nella modalità di mantenimento, viene interrotta l’alimentazione alle articolazioni e l’utilizzo di un sistema integrato di sospensione passiva massimizza l’efficienza della batteria. Ciò consente a Hyundai Elevate di guidare a velocità autostradali come qualsiasi altro veicolo. Ma nessun altro può scalare un muro di oltre un metro e mezzo, o scavalcare uno spazio della stessa dimensione, camminare su terreni diversi e anche raggiungere una larghezza della carreggiata di oltre 4,5 metri, mantenendo passeggeri o altri corpi completamente in piano. Inoltre, la combinazione di propulsione integrata e quattro gambe robotizzate offre un nuovo paradigma di mobilità, consentendo una camminata più veloce, una postura di guida unica e dinamica, e un controllo torsionale di ogni gamba.
All’interno di Hyundai Elevate, i passeggeri sperimenteranno un veicolo completamente progettato per affrontare comodamente i terreni più difficili.