Se ne sente spesso parlare e gli stessi mediatori creditizi la propongono come soluzione per ottenere un finanziamento. Ma pochi sanno realmente cosa è la cessione del quinto dello stipendio e cosa effettivamente si può ottenere.
Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza: innanzitutto la cessione del quinto è la possibilità, solo da parte dei lavoratori dipendenti, di ottenere un prestito personale.
Viene chiamata così perché il lavoratore, per ottenere il prestito e saldarlo di volta in volta, cede fino ad un quinto del suo stipendio. A differenza dei prestiti finalizzati, quelli che cioè vengono concessi per comprare beni di consumo come auto, moto, viaggi, in questo caso non viene richiesta nessuna informazione sulla natura e motivazione del prestito.
L’unica garanzia che deve essere fornita è quella della busta paga, quindi per ottenere un prestito con la cessione del quinto, bisogna avere un lavoro stabile e dipendente: finché ci sarà uno stipendio mensile, la rata del prestito verrà pagata.
Altra differenza: il prestito, essendo direttamente addebitato sulla busta paga, in pratica verrà pagato con un bonifico fisso mensile dal datore di lavoro o dall’ente di previdenza. E questo è sicuramente un vantaggio perché così si evita di dimenticare di pagare le rate.
Altri vantaggi sono: la dilazione del prestito che può durare anche dieci anni e la cifra che viene concessa può andare dai 3.000 ai 45.000 euro, il prestito è inoltre assicurato come avviene con altre forme di questo tipo e i tassi di interesse sono abbastanza bassi (la cifra dipende poi dall’ente che si sceglie per ottenere il prestito).
Consigli per ogni lavoratore che fosse interessato:
- contattare (anche online) più enti che possano dare informazioni su tassi di interesse e convenienza, facendosi dare il foglio informativo. Tale foglio deve contenere tutte le informazioni necessarie: le caratteristiche e i rischi dell’operazione, le clausole contrattuali, le condizioni economiche, tutto ciò che serve per saperne di più;
- farsi dare copia del contratto (il che non vuol dire che sono avviate le procedure) e controllare che sia sempre aggiornato (ad esempio vi potrebbe essere stata data copia del contratto un mese prima di fare la vostra scelta e in questo lasso di tempo le condizioni contrattuali potrebbero anche essere cambiate);
- farsi dare un preventivo scritto e su carta intestata dell’ente che vi propone il prestito.
Il lavoratore, dal canto suo, dovrà fornire:
- certificazione di stipendio firmata dal datore di lavoro in cui si indica il tipo di contratto che si ha, lo stipendio lordo e quello realmente percepito (netto), il trattamento di fine rapporto maturato fino al momento della richiesta del prestito, documenti come carta d’identità, codice fiscale, fotocopia dell’ultima busta paga ottenuta e certificazione di altre situazioni debitorie.
Infine, il prestito può essere estinto prima del previsto (recuperando gli interessi) oppure rinnovato prima della sua scadenza. Per tutte le altre informazioni, rivolgersi ai vari enti.