I bot sembrano essere la next big thing della Silicon Valley: Facebook ne ha annunciato l’integrazione nell’app Messenger e Microsoft intende portarli su Skype. Google non è da meno. Stando ad un’indiscrezione riportata sulle pagine del sito The Information, il gruppo di Mountain View svelerà il proprio progetto questa sera, dal palco dell’evento I/O 2016 in programma dalle 19:00 (ora italiana) a Mountain View.
Non si tratterà di una vera e propria applicazione, bensì di un insieme di strumenti indirizzati agli sviluppatori, che in questo modo avranno la possibilità di creare bot da far vivere all’interno di piattaforme come Hangouts o il già citato Messenger di Facebook. I software saranno in grado di conversare con gli utenti utilizzando un linguaggio naturale e, ovviamente, sfruttando le tecnologie di machine learning e dell’intelligenza artificiale per formulare frasi di senso compiuto, contestualizzate e in tempo reale. Un sistema di questo tipo potrebbe fungere da assistente virtuale o fornire, ad esempio, i risultati di una ricerca Web.
L’interazione potrà avvenire, oltre che tramite lo scambio di messaggi testuali, attraverso comandi vocali: basterà parlare e sottoporre una qualsiasi domani al bot per ricevere una risposta simile a quella che formulerebbe un essere umano. Un progetto di questo tipo appare fin da ora perfettamente in linea con dispositivi come Google Home, lo speaker che il gruppo californiano dovrebbe presentare questa sera e destinato a entrare in diretta competizione con Amazon Echo nell’ambito delle smart home.
In un certo senso, si può pensare all’iniziativa come ad un’estensione o ad un’evoluzione di ciò che oggi è rappresentato da Google Now: una tecnologia in grado di capire ciò che desidera l’utente, interpretandone le richieste e talvolta addirittura anticipandole, per offrire un servizio puntuale, preciso e completo, che non costringe chi lo usa ad una sintassi rigida e limitante dal punto di vista dell’espressività.