Salesforce.com ha ufficialmente lanciato, tramite il suo CEO Marc Benioff, Chatter, nuovo progetto che si aggiunge alla già lunga lista dei social network sul mercato. Sono passati ben quattro anni da quando il servizio è partito con una beta privata, ma ora Chatter è stato aperto al pubblico e gli utenti potranno presto iniziare a conoscere le funzioni del nuovo sito sociale.
Innanzi tutto, ciò che salta all’occhio è la somiglianza con Facebook: Chatter offre un profilo la cui grafica (barre laterali, bacheca centrale) ricalca fedelmente quella del più celebre social network. La differenza con il ben più diffuso Facebook? Chatter è rivolto alle aziende e al mondo professionale, verso cui si presenta con approccio cloud.
Si parla molto della mancanza di una connessione di Facebook con le imprese. Ebbene, Salesforce.com sembra aver compreso proprio questo, applicando il concetto delle reti sociali al mondo del lavoro. Il flusso di attività che ogni utente genera viene condiviso con i propri contatti ed i primi risultati dei testi privati indicano come i clienti abbiano aumentato la propria produttività del 22% in media.
Fondamentalmente, quindi, invece che trovare i vecchi compagni di scuola, Chatter consente ai professionisti di seguire i colleghi e condividere documenti e dati della propria azienda. Per esempio un rappresentante potrebbe ricevere aggiornamenti ogni volta che viene effettuato un ordine. Dato che Chatter opera dietro un firewall, le informazioni aziendali non possono essere viste dal di fuori.
Chatter offre strumenti avanzati come i gruppi privati, che permettono di creare delle liste di utenti per poter controllare la visibilità del flusso di informazioni. In questo modo è possibile rendere privati i documenti di un importante progetto. A questo si aggiungano le applicazioni cloud di Force.com verso il quale Chatter è abilitato.
Chatter è disponibile al settore business tramite un abbonamento di 15 dollari al mese per utente. Chatter è accessibile da Pc, Mac, iPad, iPhone e BlackBerry ed un aggiornamento per Android è previsto per la fine dell’anno. Quante saranno le aziende disposte a non avere un dipendente fisicamente presente sul lavoro, ma del quale si possono pedissequamente seguire tutti gli aggiornamenti?