Un paio di anni fa, nel periodo di massimo boom della corsa alla banda larga, si era delineata la possibilità di sfruttare le linee elettriche per portare a tutti l’adsl.
Soluzione interessante e tecnicamente fattibile e per nulla complicata, tant’è che l’Italia non è stata la prima ad averci pensato.
Infatti paesi come Francia, Germania e Austria sono all’avanguardia nel campo delle Powerline cioè della banda larga su linea elettrica.
I primi test 2-3 di anni fa sono partiti nella città di Brescia e mi ricordo bene di aver parlato con alcuni tester che si esprimevano con parole entusiastiche sull’uso di questa tecnologia.
Si parlava all’epoca di offrire tagli di banda simmetrici di un paio di Mbit a prezzi contenuti con il noleggio dell’hardware necessario per potersi collegare.
Insomma una potenziale offerta decisamente interessante.
Poi sono arrivati i primi problemi. In Europa la Powerline non ha riscosso il successo che si sperava, molto meglio investire sul potenziamento del doppino o della fibra piuttosto che su una tecnologia nuova.
In Italia è stato ancora peggio. Enel ha storto un pò il naso. Tecnologia interessante la Powerline, ma molto costosa che avrebbe richiesto ingenti investimenti per installare nelle cabine elettriche di zona gli apparati necessari.
Aggiungo poi sottovoce, che Enel all’epoca controllava Wind che guardacaso era un operatore delle Tlc. Forse all’epoca la concorrenza in casa non andava troppo bene al management del colosso Italiano dell’elettricità.
Chi provò a fare qualcosa fu qualche azienda elettrica privata locale (come per i test a Brescia), ma fu poca cosa e le varie iniziative ebbero vita breve.
Enel tra l’altro si nascose dietro a problematiche poste dalle Commissioni Europee sui limiti di emissione di questi reti che sarebbero troppo restrittivi per garantire un servizio decoroso.
Sarà ma all’epoca tutti era maggiormente convinti che il problema maggiore di Enel fosse la proprietà di Wind.
Ma oggi che fine ha fatto il progetto Powerline? Non è del tutto defunto come qualcuno pensa. L’idea e i progetti sono chiusi nel cassetto, pronti ad essere riutilizzati quando magari ci sarà una vera liberalizzazione delle reti elettriche.
Nel frattempo se proprio non sapete resistere, in commercio esistono degli adattatori per sfruttare la propria rete elettrica di casa come se fosse un cavo ethernet per creare reti lan casalinghe.